Papa Francesco – L’incontro con Dio

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L’esperienza spirituale dell’incontro con Dio non è controllabile. Uno sente che Lui c’è, ne ha la certezza, ma non può controllarlo. L’uomo è fatto per dominare la natura, questo è il suo compito divino. Ma con il suo Creatore non lo può fare. Per questo, nell’esperienza di Dio, c’è sempre un punto interrogativo, uno spazio per immergersi nella fede. Rabbino, lei ha affermato una cosa in parte giusta: possiamo dire quel che Dio non è, possiamo parlare dei suoi attributi, ma non possiamo dire cos’è. Questa
dimensione apofantica, che spiega come parlare di Dio, è un punto chiave nella nostra teologia. Di questo parlano molto i mistici inglesi. C’è un libro di uno di loro, del XIII secolo, The Cloud of Unknowing, 17 che prova più volte a descrivere Dio e finisce sempre con l’indicare ciò che non è. La missione della teologia è riflettere e spiegare i fatti religiosi, e tra questi Dio. Anch’io concordo nel definire arroganti quelle teologie che non solo hanno tentato di definire con certezza e precisione gli attributi di Dio, ma  hanno avuto la pretesa di dire esattamente com’era. Il Libro di Giobbe è una continua discussione sulla definizione di Dio. Ci sono quattro saggi che elaborano quella ricerca teologica e tutto finisce con una frase di Giobbe: «Ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto». L’immagine che Giobbe ha di Dio alla fine è diversa rispetto a quella che ha all’inizio. Lo scopo di questo racconto è dimostrare che
la nozione che hanno i quattro teologi non è autentica, perché Dio lo si trova e lo si
cerca di continuo. E si arriva al paradosso: lo si cerca per trovarlo e poiché lo si trova lo si cerca. È un gioco molto agostiniano.

(Da: Il cielo e la terra)

Papa Francesco – L’incontro con Dioultima modifica: 2015-04-19T22:30:33+02:00da meneziade
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