ESISTENZA STORICA DI GESU’ 5

GesùConfidoInTe2TerSmall.jpgI TEMPI DELLA REDAZIONE L’ipotesi mitica presuppone che gli scritti cristianI si siano formati in modo analogo ai poemi omerici o alla Canzone di Orlando. Tuttavia per un processo del genere occorre molto tempo, devono passare molte generazioni in modo che  il tempo in cui sono collocati gli avvenimenti sia quindi abbastanza remoto da essere incontrollabile, anzi il tempo è posto in un generico passato senza precise determinazioni. Diventa quindi fondamentale nella discussione del carattere storico o  mitico degli scritti cristiani determinare il tempo della redazione

I DATI INTERNI agli scritti sono numerosi e rendono possibile anche una cronologia della redazione con oscillazioni molto limitate. Per i Vangeli si deve tenere presente la distruzione di Gerusalemme del 70 d. C: i Vangeli sinottici (Matteo,Marco e  Luca ) ignorano l’avvenimento. mentre  secondo Giovanni, mettendo  al passato le indicazioni topologiche, mostra chiaramente che ormai quei luoghi non esistono più in seguito alla devastazione della repressione romana

Per gli Atti viene ignorata la persecuzione di Nerone,si possono anche controllare i riferimenti a personaggi storici noti e pertanto la sua redazione deve essere terminata intorno al 63 d.C.

Per le epistole l’indicazione è abbastanza agevole in riferimento agli Atti

Diamo una indicazione di massima delle date di redazione

Data OPERE
50 lettera di Giacomo
51 lettere I e I!I ai Tessalonicesi (di Paolo)
52 evangelo di Matteo
54 lettera ai Galati {Paolo)
56 lettera I ai Corinzi (id. )
57 lettera II ai Corinzi (id.)
58 lettera ai Romani {id.)
60 evangelo di Marco
62 evangelo di Luca
63 lettere ai Colossesi, agli Efesini, a Filemo.ne, ai Filippesi (Paolo)
63 Atti degli :Apostoli
63-64 lettera di Giuda e lettera I di Pietro
64-65 lettera agli Ebrei {Paolo)
66-67 lettera I a Timoteo,
65 lettera a Tito, lettera II a Timoteo (Paolo)
66-67 lettera II di Pietro
94 Apocalisse
100 evangelo e lettere I, II e III di Giovanni.

Naturalmente le date sono solo una congettura di massima e possono  essere spostate ma di alcuni anni, di qualche decennio: ma il tempo per la formazione di una leggenda che si misura in secoli e generazioni come avviene per i poemi omerici, per la canzone di Orlando, per i Nibelunghi.

Ammettiamo che  che vi siano state delle manomissioni: ma come pensare a falsificatori tante abili  da riuscire a dare l’impressione di aver scritto in tempi passati.  La tesi mitica presuppone  un processo inconscio non  falsificazioni abilissime

D’altronde tutte le interpolazioni  cristiane sono di una ingenuità disarmante: si pensi, per restare nel tema, che nel caso di Giuseppe Flavio si attribuiscono al un non cristiano parole che potevano essere solo di un cristiano .Nella famosa donazione di Costantino si attribuiscono all’imperatore romano  addirittura una corte di “satrapi”

RISCONTRI ARCHEOLOGICI Frammento Rynalds:nel 1935 l’inglese Roberts pubblicò un papiro trovato in Egitto e databile con certezza  al 125 d. C. In esso è contenuto un breve frammento del Vangelo secondo Giovanni. Se si considera che la zona era abbastanza remota  e che i tempi antichi di trascrizione e trasporto erano sempre piuttosto lenti chiaramente emerge una conferma alla datazione tradizionale.

Frammento di Qumran Come è noto in questa località furono trovate per caso, nel 1947 una serie di anfore contenenti rotoli di papiri appartenuti a una comunità ebraica prima della distruzione di Gerusalemme del 70 d. C In uno di tali frammenti, uno dei pochi in greco, vengono identificati alcune versetti del Vangelo di Marco

Questi ritrovamenti quindi confermano le date suggerite dai testi stessi anche se, dobbiamo notare che riconoscimenti di tale natura  non possono essere considerati del tutto sicuri

LA CORNICE storica e geografica descritta negli scritti è generalmente considerato l’elemento più importante per sostenere la storicità  dei testi stessi. Infatti una caratteristica peculiare delle narrazione leggendaria è che  tempi , luoghi, personaggi assumono aspetti irreali.

Ma nelle narrazione evangeliche e negli Atti  vengono descritte minutamente, o meglio presupposte, località, fatti, personaggi, usanze  tutte riconosciute in tempi moderni storicamente esatte . Per ogni località si indica esattamente la posizione,il percorso per arrivarci,se si sale o se si scende. I personaggi storici sono tutti perfettamente riconoscibili: Pilato, Erode il Grande ,Erode Antipa, Caifa  si comportano come noi ci aspetteremmo che si comportassero. Vengono ricordate i tempi , come era d’uso, indicando i nomi dei magistrati. Qualche esempio: Il governatore romano (che in genere risiede a Cesarea)  si trova con l’esercito a Gerusalemme per la Pasqua. Il luogo lastricato  dove Gesù incontra Pilato è stato ritrovato esattamente al posto dove viene presentato. quando Gesù prende una moneta su cui vi sia la figura di Cesare non prende una moneta qualsiasi ma proprio un denario, perchè l’unica moneta circolante in Palestina con immagini era proprio solo il denario.( vedi anche:Storia ebraica: Età romana”

Gli Atti  descrivono tanto bene il viaggio per  mare di Paolo che qualcuno dice che sono anche un trattato di navigazione degli antichi. Vi ci si afferma che che i magistrati che presiedono ai giochi  ad Efeso vengono  vengono  denominati asiarchi, che sotto il procuratore Felice il tribuno della coorte di Gerusalemme si chiamava Claudio Lisa  : sono stati   l’unica fonte di queste notizie per duemila anni  fino a che scavi moderni le hanno confermate

E’ fuori di ogni dubbio che chi scrive conosce perfettamente per esperienza diretta e personale il mondo che descrive : l’ipotesi mitica appare assolutamente insostenibile da questo punto di vista.

IL GENERE LETTERARIO Ogni opera ha  sempre un suo carattere letterario che ci aiuta anche a decifrarne il senso:  il genere degli scritti del Nuovo Testamento è quello della leggenda?

La leggenda è sovrabbondante, ricca di particolari, disegna i personaggi a tinte forti,esalta i personaggi come modelli perfetti..

Nella Canzone di Orlando  Carlo non è solo un giovane re (tale era al tempo di Roncisvalle) ma diventa gia un imperatore che ha piu di cento anni. i pochi montanari Baschi diventano un esercito sterminato di duecentomila  saraceni, la modesta retroguardia dei Franchi diventa il fiore dell’esercito ,i paladini sono modelli perfetti di cavalieri senza paura e senza macchia

Caratteri leggendari si trovano chiaramente nel Vangeli apocrifi che per questo motivo sono chiaramente riconoscibili. Ma i testi dei Vangeli( e ancora più gli Atti) non hanno nessuno dei caratteri della leggenda. Gia il fatto che essi sono ben quattro e non uno solo esclude che siano una redazione di scritti vaganti : abbiamo una sola Iliade scritta,una sola Odissea: chi si incarica di scrivere dei racconti che sono in circolazione li mette in ordine, ne dà una sola redazione. Gli evangeli poi si contraddicono continuamente nei particolari anche se presentano in sostanza gli stessi eventi. Una redazione posteriore o anche un rimaneggiamento posteriore avrebbe certamente limato le discordanze  Invece ogni Vangelo riporta fatti non riportati dagli altri; due trattano  solo della predicazione,due parlano anche della nascita ,le genealogie non corrispondono,le circostanze degli avvenimenti sono sempre un po diverse.Si provi a chiedere  a più persone di raccontare gli stessi episodi: troverete sempre delle discordanze e si   pensi che nel nostro caso sono passati decenni fra gli avvenimenti e la relazione scritta .I personaggi e lo stesso Cristo non sono modelli astratti: non solo Pietro rinnega tre volte il suo Maestro ma lo stesso Cristo chiede che gli si allontani il  calice amaro

Si noti poi che ogni Vangelo corrisponde a una personalità diverse: Matteo che si rivolge agli Ebrei  si affanna a trovare  le profezie per ogni fatto; Marco è piu popolare, meno controllato, abbonda in particolari non necessari . Luca invece è uomo colto, scrive con stile secondo i canoni del tempo, premette anche una breve proemio con una dedica a uno sconosciuto” Teofilo”, Giovanni invece mostra un interesse di inquadramento filosofico assente negli altri,

Tutto ciò porta a ritenere che i Vangeli appartengano al genere delle “memorie”   proprie o raccolte da altri: possono essere imperfette, possono anche aver interpretati i fatti in modo errato, possono aver accolto elementi non provati ma certamente parlano di fatti concreti, reali: la leggenda ,il racconto inventato ha caratteri del tutto  diversi.

ESISTENZA STORICA DI GESU’ 5ultima modifica: 2010-07-20T19:18:00+02:00da meneziade
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