VANGELO DI GAMALIELE 2

 

draft_lens1296731module7876118photo_PentecostAbbey.jpg[2] Per la vita dell’imperatore e per la legge di Mosè, giuro di non mentire e di averlo visto questa notte mentre riposavo nel mio letto.

[3] Mi rammaricavo, infatti, per lui avendo alzato la mano contro di lui: fondandomi sui segni verificatisi in cielo e in terra sull’albero della croce, quand’egli morì, pensavo: è forse egli il figlio di Dio?

[4] Lo vidi affianco a me! Il suo splendore superava quello del sole e tutta la città ne era illuminata, ad eccezione della sinagoga degli Ebrei.

[5] Mi disse: “Pilato, piangi tu forse perché hai flagellato Gesù? Non avere paura! Si è infatti avverato ciò che di lui è stato scritto. Convertiti a me ed io ti perdonerò.

[6] Io sono il Gesù che morì sull’albero della croce e io sono il Gesù che oggi è risorto dai morti. Questa luce che tu ora vedi è la gloria della mia risurrezione che irradia di gioia il mondo tutto.

[7] Contempla questo miracolo: lo splendore che irradia sulla terra supera quello del sole, affinché tu comprenda che sono risorto dai morti.

[8] Corri dunque alla mia tomba: troverai le fasce mortuarie rimaste e gli angeli che le custodiscono; gettati davanti ad esse e baciale, diventa assertore della mia risurrezione e vedrai nella mia tomba grandi miracoli: i paralitici camminare, i ciechi vedere e i morti risorgere.

[9] Sii forte, Pilato, per essere illuminato dallo splendore della mia risurrezione che gli Ebrei negheranno””.

[10] Dopo che Pilato parlò così nel cortile della sua dimora, gli Ebrei gridarono: “Questo, governatore, non lo devi dire al popolo! Tutti i sogni, infatti, sono illusioni. La legge afferma: ogni cosa deve essere confermata da due testimoni.

[11] Falsa testimonianza delle guardie. Ora, invece di tre testimoni ci sono i quattro soldati che hanno custodito la tomba; se essi testimonieranno che egli è risorto dai morti, la loro parola sarà veritiera, ma se non lo testimonieranno non avremo nulla da fare con i sogni”.

[12] Pilato chiamò allora i quattro soldati e domandò loro: “Che successe oggi nella tomba?”. Essendosi essi accordati che ognuno avrebbe preso la propria responsabilità della fuga, resero una falsa testimonianza: (Gesù) non era risorto, ma era stato rapito.

[13] Pilato ordinò di separarli e di introdurre ognuno in un posto diverso.

[14] Fece poi comparire il primo e gli disse: “Dimmi la verità. Chi ha rubato il corpo di Gesù?”. Quello gli rispose: “Pietro e Giovanni hanno rapito il suo corpo”.

[15] Ordinò poi di condurlo via, e chiamato il secondo gli disse: “Sono convinto che tu solo sai dirmi la verità. Spiegami bene: quale apostolo ha rapito il corpo di Gesù dalla tomba?”.

[16] Gli rispose: “Sono venuti tutti i dodici assieme ai discepoli e l’hanno rapito furtivamente”.

[17] Ordinò poi di condurlo via, e chiamato il terzo gli disse: “Per conto mio la tua testimonianza vale più di quella degli altri due. Chi ha rapito dalla tomba il corpo di Gesù?”.

[18] Gli rispose: “Sono stati Giuseppe e Nicodemo. Vennero di notte con tutta la loro servitù e, senza molta fatica, l’hanno rapito; ed hanno anche spostato la pietra”.

[19] Chiamò il quarto e gli disse: “Tu sei di un grado superiore a quelli. Essi, infatti, obbedivano ai tuoi ordini e obbedivano al tuo comando. Informami dunque: come avvenne che il corpo di Gesù è stato rapito mentre voi eravate di guardia?”.

[20] Gli rispose: “Non sappiamo, Signore, chi l’ha portato via giacché ci eravamo addormentati, e quando ci svegliammo lo trovammo nel pozzo del giardino ‚ pensammo che l’avessero fatto quelli per paura degli Ebrei”.

[21] Pilato e le autorità ebraiche al sepolcro. Pilato disse agli Ebrei e al capitano: “E’ meglio ora che i loro resoconti non concordano e la loro testimonianza è falsa?”. E, irritato, ordinò di mettere i soldati in prigione fino a che egli non fosse andato alla tomba.

[22] E, senza indugio, s’alzò con i capi degli Ebrei, il capitano, il lanciere e i capi dei sacerdoti. Si recarono alla tomba e trovarono le bende mortuarie rimaste, ma non il cadavere.

[23] Disse loro Pilato: “Voi odiate la vostra vita! Se il cadavere fosse stato rapito sarebbero state portate via anche le bende mortuarie”.

[24] Risposero: “Per certo, queste bende non sono sue, ma di un altro”.

[25] Pilato si ricordò della parola che gli aveva detto nostro Signore e cioè che nella sua tomba si sarebbero verificati grandi miracoli.

[26] Entrato subito nella tomba, Pilato prese le bende mortuarie, le abbracciò e, per la grande gioia, scoppiò in lacrime quasi che avvolgessero Gesù.

[27] Si volse poi al capitano, rimasto all’ingresso della tomba; questi era monocolo essendo stato ferito in guerra da molto tempo.

[28] Pilato rifletté: sono sicuro che queste bende restituiranno la luce al suo occhio.

[29] Avvicinò a lui le bende mortuarie dicendogli: “Non senti, fratello, il profumo delle bende? Non è un odore di cadavere, ma di porpora regale impregnata di soavi profumi”.

[30] Ma gli Ebrei gli dissero: “Tu sai bene, Pilato, che Giuseppe Si è servito di spezie e incenso, e l’ha cosparso di mirra e aloe. Questa è la ragione del profumo”.

[31] Pilato rispose: “Anche se con le bende si fossero usate sostanze aromatiche, per qual motivo questa tomba manda un profumo così soave come se vi fosse stato sparso muschio e aromi?”.

[32] Gli risposero: “Questo profumo, Pilato, è quello del giardino soffiato dentro dal vento”.

[33] Pilato rispose: “Fate attenzione che da soli vi preparate la via della rovina sulla quale errerete in eterno senza alcuna remissione”.

[34] Gli risposero: “Non è giusto e non ti è lecito varcare questa tomba! Tu sei il governatore, la città ha bisogno di te, ma la tua giurisdizione non si estende fino a questa tomba. I capi dei sacerdoti e i capi del popolo comprendono questo più di te.

[35] Non ti è lecito e non ti si addice litigare con gli Ebrei per un uomo morto”.

[36] Pilato disse allora al capitano: “Vedi, fratello, quanto è grande l’odio degli Ebrei contro Gesù! Abbiamo seguito la loro volontà mettendolo in croce, tuttavia guarda come tutto il mondo va in rovina, a motivo della loro malvagità e empietà. Essi vorrebbero mandarci in rovina per mezzo della stessa pietra dello scandalo, dicendo come loro “egli non è risorto dai morti”, e scatenando così in breve la sua ira andando poi tutti insieme

in rovina”.

[8, 1] Miracoli al sepolcro. Mentre Pilato parlava così con il capitano, teneva in mano le bende mortuarie e le baciava dicendo: [2] “Io sono convinto che il corpo che era avvolto da voi è risorto dai morti”.

[3] Anche il capitano aderì alla stessa fede di Pilato; prese le bende mortuarie e cominciò a baciarle. Nell’istante in cui il suo volto le toccò, il suo occhio guarì e vide la gioiosa luce come prima. Fu come se Gesù avesse posto su di lui la sua mano, come era avvenuto per il cieco nato.

[4] Oh quale meraviglioso spettacolo per tutta la gente convenuta alla tomba da tutte le città! Venuta a Gerusalemme per la festa di pasqua aveva visto (Gesù) il giorno della crocifissione sul legno della croce; e quando seppe che Pilato si recava alla tomba per vedere Gesù risorto, si era messa dietro di lui, pensando: risorgerà e apparirà pubblicamente come Lazzaro.

[5] Per questo alla tomba di Gesù era convenuta una grande folla: vide grandi miracoli, anche il capitano il cui occhio era guarito, e rimase stupita.

[6] Pilato disse allora al capitano: “Tu hai visto i miracoli di Gesù presso la sua tomba oltre i prodigi avvenuti quando morì sull’albero della croce”.

[7] E con grande gioia il capitano si strappò gli abiti per manifestare a tutti la grazia grande che gli era stata concessa.

[8] E disse: “Vedete! Si è proprio dimostrata la potenza di Gesù Cristo poiché è veramente Dio. E’ figlio di Dio! Io avevo creduto, ma la mia fede nella sua risurrezione dai morti si è accresciuta.

[9] Ed ora, mai più servirò un re terreno, ma solo il mio Dio Gesù Cristo”. Gettata la sua spada e l’uniforme, baciava il sudario che teneva in mano arrotolato, voltandosi di qua e di là.

[10] Pilato, stupito, lodava Dio; ma gli Ebrei dissero al capitano: “Tu sei uno straniero e non hai nessuna idea delle opere che Gesù ha compiuto con l’aiuto di Beelzebub, sia durante la sua vita sia alla sua morte”.

[11] Altri dissero: “Quando muore uno stregone, gli spiriti cattivi operano nuovi miracoli nella sua tomba per trascinare molti in errore. Si tratta di opere di maghi e stregoni”.

[12] Ma Pilato replicò loro: “Non ho mai udito che stregoni e maghi operino tali miracoli. Voi comunque vi siete ingannati nei confronti della vita del nostro Signore, ma la sua ira e il suo castigo vi raggiungeranno”.

[13] Essi stessi, infatti, avevano dato le loro anime alla condanna, dicendo: “Il suo sangue e la sua morte sia su di noi in eterno!”.

[14] Pilato disse al capitano: “Ciò che tu hai trovato, fratello, è la vera vita, non rinunciarvi con leggerezza per l’inganno e l’odio degli Ebrei”.

[15] Il cadavere nel pozzo e Gesù. E rivolto agli Ebrei, Pilato disse: “Dove si trova il morto che a vostro dire è Gesù?”.

[16] Gli Ebrei precedettero Pilato e il capitano al pozzo del giardino, che era molto profondo, ed io, Gamaliel, li seguii con la gente.

[17] Guardarono in fondo al pozzo e videro un corpo avvolto in un lenzuolo mortuario, [18] e gli Ebrei gridarono: “Vedi, Pilato, lo stregone di Nazaret sul quale ti rattristi e del quale affermi che è risorto? Eccolo nel pozzo!”.

[19] Pilato ordinò di trarlo fuori. Chiamò Giuseppe e Nicodemo, e domandò: “Sono queste le bende di lino con le quali avete avvolto il morto? Sono proprio queste?”.

[20] Essi risposero: “Le bende di lino che tu hai in mano sono quelle del nostro Signore Gesù, mentre il corpo è quello del ladrone che fu crocifisso con Gesù”.

[21] La folla degli Ebrei si serrava contro Giuseppe e Nicodemo, allorché dissero la verità; e Pilato con i suoi soldati si scontrò con loro.

[22] Quando Pilato si accorse di come gridavano e strepitavano, con la mano fece segno di smettere: [23] egli, infatti, faceva affidamento su di una espressione dettagli da Gesù, e cioè che i morti sarebbero risorti dalla tomba.

[24] Chiamò dunque i capi degli Ebrei e disse loro: “Noi non crediamo affatto che questo sia il Nazareno”. Essi risposero: “Lo crediamo noi!”.

[25] Egli rispose: “Lasciamo il corpo nella sua tomba come si usa per tutti i morti”.

[9, 1] Il ladrone nella tomba di Gesù. Chiamò poi Giuseppe e Nicodemo e disse loro: “Avvolgetelo con queste bende di lino come prima”. [2] Gli Ebrei strepitavano, dicendo: “Non abbiamo fiducia n‚ in Giuseppe n‚ in Nicodemo, poiché essi hanno aderito a Gesù”.

Pilato rispose: “Possa anch’io essere considerato degno di ciò!”.

[3] Essi presero allora le bende di lino di Gesù e con esse avvolsero il morto. Pilato e i suoi soldati intonarono il canto funebre e lo deposero nella tomba di Gesù; [4] poi diede ordine di porre la pietra all’ingresso della tomba come era stato fatto per Gesù.

[5] Rivolto verso l’ingresso della tomba, Pilato pregò con le mani tese: “Signore Gesù, risurrezione e vita e dispensatore di vita a tutti i morti, credo che tu sei risorto e mi sei apparso. Non mi condannare, Signore, poiché io non ho fatto questo per timore degli Ebrei. Non sarà mai ch’io neghi la tua risurrezione.

[6] Io invece credo alla tua risurrezione conforme alla tua parola e ai miracoli operati in vita tua risuscitando molti morti.

[7] Ed ora, Signore, non ti adirare con me che ho posto un altro corpo nel luogo ove era stato sepolto il tuo.

[8] Ho agito così per umiliare e svergognare quegli ingannatori che non credono nella tua risurrezione: a loro, biasimo e vergogna in eterno; a te, invece, per bocca del tuo servo Pilato, onore, gloria e potenza nell’eternità e per sempre. Amen”.

[10, 1] Risurrezione del ladrone. Terminata che ebbe Pilato questa preghiera con le mani tese, dall’interno della tomba s’udì una voce che diceva: “Signore, aprimi la porta affinché io esca, rotola la pietra, mio signore Pilato, affinché io venga fuori in virtù di nostro Signore Gesù Cristo risorto dai morti”.

[2] Con grande gioia e nel giubilo del suo cuore, Pilato innalzò un grido e le pietre gridarono con lui.

[3] Alla folla dei presenti, Pilato ordinò di fare rotolare la pietra dall’ingresso della tomba; senza indugio il morto venne fuori e si gettò ai piedi del governatore.

[4] Tutti gli Ebrei presenti furono atterriti e pieni di vergogna fuggirono gridando e si nascosero dal governatore.

[5] Pilato allora ordinò ai suoi soldati di inseguire gli Ebrei, abbatterli con la spada e infierire sui loro corpi.

[6] Poi si rivolse al morto, dicendo: “Figlio mio, chi ti ha fatto risorgere in così breve tempo? Gesù era forse con te nella tomba? E’ stato forse lui che ti ha fatto risorgere così presto?”.

[11, 1] E il morto gli rispose: “Non hai visto, mio signore, il grande splendore? Esso irradiava perché, mentre tu pregavi, il Signore Gesù era con me.

[2] Mi parlò e disse: “Dì al mio amico Pilato che difenda la mia risurrezione. Io ho deciso di renderlo partecipe dell’albero della vita, come feci con te quando ti giudicarono: prima che tu fossi decapitato, essi condannarono anche me””.

[3] Pilato gli domandò: “A quale popolo appartieni e chi ti ha gettato nel pozzo?”.

[4] Egli rispose: “Io sono il ladro che fu appeso alla destra del mio Signore Gesù; mi rallegro di tutte le grazie e dei doni, e di quella parola che pronunciai quand’egli era appeso in croce.

[5] Oggi, quando mi sono alzato dalla tomba di Gesù, tu Pilato – mio signore – mi hai aperto la porta della sua tomba come egli mi aveva aperto la porta del paradiso. Aspira questo amabile profumo che viene dall’albero del paradiso ove la mia anima si è ristorata”.

[6] Attestazione di Gamaliele. Io, Gamaliel, in questa occasione ho seguito il popolo con il padre Giuseppe e Nicodemo.

[7] Gli apostoli temevano di avvicinarsi alla tomba e non sapevano quanto era accaduto. Per paura degli Ebrei, infatti, si erano dispersi nei luoghi più diversi.

[8] Ma io, Gamaliel, andai con tutto il popolo per vedere quanto era accaduto nella tomba del nostro Signore Gesù.

[9] Pilato e tutto il popolo ritornarono assieme in città… a causa della sua risurrezione dai morti, mentre Pilato portava in mano le bende di lino.

[10] Tutto il popolo, quelli della regione di Samaria e i pagani volevano vederle.

[11] Recatosi al palazzo del sommo pontefice, Pilato devastò la sinagoga e il popolo saccheggiò tutto quanto essi possedevano.

VARIANTE AL CAP. 7

[1, 1] Chiamò il secondo e gli disse: “So che tu sei veritiero più di tutti costoro. Dimmi, quanti erano gli apostoli che hanno preso il corpo di Gesù dalla tomba?”. Rispose: “Vennero tutti undici, e con essi anche i loro discepoli. Lo presero furtivamente, dopo essersi separati da quell’altro”.

[2] Chiamò il terzo e gli disse: “Io considero la tua testimonianza superiore a quella di molti altri. Chi è che ha preso il corpo di Gesù dalla tomba?”. Rispose: “Giuseppe, Nicodemo e i loro parenti”.

Chiamò il quarto e gli disse: “Tu sei più importante degli altri ch’io ho congedato. Indicami quello che avvenne quando hanno preso dalle vostre mani il corpo di Gesù che era nella tomba”. Rispose: “Governatore, signor nostro, noi dormivamo. Siamo stati disattenti e non abbiamo potuto sapere chi l’ha preso. Dopo l’abbiamo cercato, ma non l’abbiamo trovato… Abbiamo avvertito…”.

[3] Pilato disse agli Ebrei e ai centurioni: “Queste persone mentono. Le loro parole si contraddicono perché menzognere”.

Ordinò di tenere i soldati fino a quando egli andasse alla tomba.

[4] Poi si alzò con gli Ebrei notabili, con il sinedrio e i sommi sacerdoti. Trovarono i panni per terra, ma non c’era nessuno.

Pilato disse: “O uomini che detestate la vostra vita, se avessero preso il corpo, avrebbero portato via anche le fasce”. Risposero: “Non vedi che non sono le sue, ma estranee a lui?”.

Pilato si ricordò della parola di Gesù: “Bisogna che alla mia tomba avvengano grandi miracoli”, e si affrettò a entrare nella tomba. Prese i panni di Gesù, li premette contro il petto e pianse su di essi; con gioia li baciò come se ancora avvolgessero Gesù.

[5] Fissò la sua attenzione sul centurione che se ne stava diritto alla porta della tomba; sapeva che aveva un solo occhio (poiché in battaglia gli avevano leso l’altro) e lo nascondeva continuamente con la mano per non vedere la luce.

Pilato… “(Pensate voi che Dio) non vi domanderà conto della vita del Signore? Su di voi è venuta la fiamma della sua collera.

Essi, testardi, acconsentirono alla condanna dicendo: “Il suo sangue e la sua morte sia su di noi per sempre!””.

Pilato disse al centurione: “Fratello mio, la vera vita che tu hai ricevuto non darla invano per la menzogna e per il riposo degli Ebrei”.

[6] Ecco quanto ha detto (Pilato) in presenza degli Ebrei.

Pilato e il centurione (andarono) al pozzo del giardino, pozzo molto profondo. Io, Gamaliel, li seguivo anche in mezzo alla gente. Essi guardarono in fondo al pozzo. Gli Ebrei gridarono: “Ecco Pilato,… non è forse questo il corpo morto di Gesù;”

I discepoli dissero: “Signore nostro, i panni che hai con te sono quelli di Gesù. Questo corpo è quello del ladro che fu crocifisso con Gesù… Le fasce che tu hai in mano furono messe da Giuseppe e Nicodemo…”.

[7]…Pilato si ricordò che Gesù aveva detto: “Nella mia tomba i morti risusciteranno”. Chiamò dunque gli Ebrei notabili e disse loro: “Credete che sia il Nazareno?”. Risposero: “Lo crediamo”. Egli disse: “E’ bene mettere questo corpo nella sua tomba come si fa per tutti i morti…”.

 

VANGELO DI GAMALIELE 2ultima modifica: 2010-12-22T18:55:00+01:00da meneziade
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