VANGELO SECONDO LUCA COMMENTATO 9

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1Tutta l’assemblea si alzò, lo condussero da Pilato

2e co­minciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobilla­va il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affer­mava di essere il Cristo re».

3Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».

4Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in que­st’uomo».

5Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, inse­gnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Gali­lea fino a qui».

6Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo

7e, saputo che appar­teneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

Gesù davanti a Erode. (9,9).

8Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tem­po desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui.

9Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.

10C’erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza.

11Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato.

12In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c’era stata inimicizia tra loro.

Gesù di nuovo davanti a Pilato. (Mt 27,15-26; Mc 15,6-15; Gv 18,33; 19,16).

13Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo,

14disse: «Mi avete portato quest’uomo come sobillatore del popolo; ecco, l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate;

15e neanche Erode, infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meri­ti la morte.

16Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo ri­lascerò».

[17].

18Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!».

19Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.

20Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù.

21Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo !».

22Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò».

23Essi però insistevano a gran voce, chieden­do che venisse crocifisso e le loro grida crescevano.

24Pilato al­lora decise che la loro richiesta fosse eseguita.

25Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.

Sulla via del Calvario. (Is 53,12; Os 9,9 e 10,8; Pr 11,3); Mt 27,32; Mc 15,21; Gv 19,17)

26Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirè­ ne che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.

27Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si batteva­no il petto e facevano lamenti su di lui.

28Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.

29Ecco, ver­ranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.

30Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci!

31Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».

32Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.

ottoIII_gospels_enth.jpgLa crocifissione. (Sal 22,19; Mt 27,35-38; Mc 15,24-28; Gv 19,17-24).

33Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.

34Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno». Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.

35Il popo­lo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha sal­vato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».

Gesù in croce. (Sal 22,8; Lam 2,15; Sal 69,22 e 22,16; Mc 15,29-32).

36Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per por­gergli dell’aceto, e dicevano:

37«Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».

38C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.

Il buon ladrone. (Mt 27,44; Mc 15,32).

39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!».

40Ma l’altro lo rimpro­ verava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena?

41Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le no­stre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male».

42E aggiun­se: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».

43Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».

La morte di Gesù. (Es 10,22; 13,10; Am 8,9; Sal3l,6; Mt27,45-50; Mc 15,33-37; Gv 19,25-30).

44Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.

45Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.

46Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.

Questo crocifisso è un giusto.

47Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Ve­ramente quest’uomo era giusto».

48Anche tutte le folle che era­no accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era acca­duto, se ne tornavano percuotendosi il petto.

49Tutti i suoi co­noscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.

La sepoltura in una tomba normale; il corpo di Gesù non è get­tato nella fossa comune (Is 20,8 e lì; Mt 27,57-61; Mc 15,42-47; Gv 19,38-42).

50C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, per­sona buona e giusta.

51Non aveva aderito alla decisione e all’o­perato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio.

52Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.

53Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo de­pose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.

54Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato.

55Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù,

56poi torna­rono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.

VII. LE APPARIZIONI DEL CRISTO RISORTO

La tomba vuota. (Mt 28,1-9 e nota; Mc 16,1-8; Gv 10,1-10).

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II primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si reca­rono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano prepa­rato.

2Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro;

3ma, entra­te, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

4Mentre erano an­cora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.

5Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?

6Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea,

7dicendo che bisognava che il Fi­glio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno».

8Ed esse si ricordarono delle sue parole.

Gli apostoli rifiutano di credere alle chiacchiere delle donne.

(Mt 28,10 e 17; Mc 16,10; 11,14; Gv 20,18.25.29).

9E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.

10Erano Maria di Màgdala Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.

11Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.

Pietro alla tomba. (Gv 20,2-10).

12Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le ben­de. E tornò a casa pieno di stupore per l’accaduto.

I discepoli di Emmaus.Cristo doveva soffrire per entrare nella gloria (Mc 16,12-13). 13Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio

distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus,

14e conversavano di tutto quello che era acca­duto.

15Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro.

16Ma i loro occhi era­no incapaci di riconoscerlo.

17Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste;

18uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».

19Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Na­zareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo;

20come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’han­no crocifisso.

21Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.

22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro

23e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di an­geli, i quali affermano che egli è vivo.

24Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l’hanno visto».

25Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!

26Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».

27E comincian­do da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

28Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.

29Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro.

30Quando fu a ta­vola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.

31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui spari dalla loro vista.

32Ed essi si dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».

33E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro,

34i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simo­ne».

35Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e co­me l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Gesù appare agli apostoli. (Gv 20,19-23).

36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona appar­ve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».

37Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.

38Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?

39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guarda­te; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho».

40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.

41Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?».

42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito;

43egli lo prese e lo mangiò da­vanti a loro.

Ultime istruzioni agli apostoli. (At 1,4-8).

44Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».

45Allora aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture e disse:

46«Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno

47e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusa­lemme.

48Di questo voi siete testimoni.

49E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».

Gesù portato in cielo come Elia. (2Re 2,11). Gli apostoli torna­no al tempio; il Vangelo finisce, così com’era iniziato, nella gioia (Mc 16,19; At 1,9-12).

50Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li bene­disse.

51Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato ver­so il cielo.

52Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusa­lemme con grande gioia;

53e stavano sempre nel tempio lodan­do Dio.

VANGELO SECONDO LUCA COMMENTATO 9ultima modifica: 2011-01-31T17:32:00+01:00da meneziade
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