21
1Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro.
2Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli
3e disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti.
4Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere».
La rovina del tempio di Gerusalemme è dovuta al fatto che gli israeliti hanno rifiutato di vedere in Gesù l’inviato di Dio (Mt 24,1-3; Mc 13,1-4).
5Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse:
6«Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta».
7Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?».
I segni premonitori della fine dei tempi e, allo stesso tempo, della fine di Gerusalemme, poco dopo le sommosse che hanno fatto seguito alla morte di Nerone. I terremoti, le carestie, le pestilenze, i dolori simili a quelli del parto sono immagini impiegate spesso dai profeti (Dn 2,28; 15 19,2; 13,8; 26,17; 66,7; 13,13; Ger 14,17; 6,24; 13,21; Ez 5,12; Am 4,6 e 4,10; Os 13,13; Mi 4,9-10; Mt 24,3-14; Mc 13,5-13).
8Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: “Sono io” e: “Il tempo è prossimo”; non seguiteli.
9Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine».
10Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno,
11e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo.
12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.
13Questo vi darà occasione di render testimonianza.
14Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa;
15io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere.
16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi;
17sarete odiati da tutti per causa del mio nome.
18Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.
19Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
La distruzione di Gerusalemme.
(Dn 9,7; Dt 28,64; Dn 12,7; Mt 24,15-21; Mc 13,14-19).
20Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina.
21Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città;
22saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.
23Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo.
24Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
Catastrofi cosmiche annunzieranno la venuta del Figlio dell’uomo (Is 9-13,10; 24,4; Ger 4,23; Am 8,9; Mt 24,29-31 e nota; Mc 13,24-27). Notare che il termine «liberazione», usato così spesso da Paolo, compare una sola volta nei Vangeli.
25Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,
26mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
27Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
28Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Segni che vi riguardano. (Mt 24,32-35; Mc 13,28-31).
29E disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante;
30quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l’estate è vicina.
31Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
32In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto.
33Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Un giorno compariremo davanti a Dio.
34State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso;
35come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
36Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Tutto il popolo ascolta Gesù.
37Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all’aperto sul monte detto degli Ulivi.
38E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo.
VI. LA PASSIONE
Complotto contro Gesù. Nei giorni della pasqua l’afflusso dei pellegrini rischiava sempre di provocare manifestazioni di febbre nazionalista (Mt 26,1-5 e 14-17; Mc 14,1-2 e 10-11; Gv 11,47-53).
22
1Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua,
2e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo.
3Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici.
4Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani.
5Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro.
6Egli fu d’accordo e cercava l’occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla.
Preparativi. La cena pasquale viene celebrata in ricordo della liberazione d’israele dall’Egitto (Es 12,1-11; Mt 26,17-19 e nota; Mc 14,12-16).
7Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua.
8Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare».
9Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?».
10Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà
11e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
12Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate».
13Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.
Il banchetto pasquale: la cena e l’eucaristia. All’inizio e al termine di questo banchetto si beveva allora un calice rituale detto calice di benedizione (cf l’annunzio di Geremia 31,31-34 e Es 24,8; Mt 26,26-29 e nota; Mc 14,22-25;1ìCor 11,23-25).
14Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui,
15e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione,
16poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio».
17E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi,
18poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio».
19Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».
20Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».
Annunzio del tradimento di Giuda. (Mt 26,20-25; Mc 14,17-21; Gv 13,21-30).
21«Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola.
22Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell’uomo dal quale è tradito!».
24Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò.
Il primato del servizio disinteressato. (Mt 20,25-28; Mc 10,42-54; Gv 13,1-20).
24Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande.
25Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori.
26Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve.
27Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
28Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove;
29e io preparo per voi un regno, come il Padre l’ha preparato per me,
30perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.
Cadere ma non rinunziare. (Mt 26,31-35; Mc 14,27-31; Gv 13,36-38).
31Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano;
32ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli».
33E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte».
34Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi».
L’ora del combattimento decisivo. (Is 53,12).
35Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla».
36Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.
37Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine».
38Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli rispose «Basta!».
Sudore di sangue. (1Re 19,4-8; Mt 26,30.36-46; Mc 14,32-42).
39Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
40Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione».
41Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava:
42«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà».
43Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
44In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
45Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
46E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».
Il regno delle tenebre
o il trionfo dello spirito-del-male (Mt 26,47-56; Mc 14,43-50; Gv 18,3-11).
47Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo.
48Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?».
49Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?».
50E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro.
51Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta così!». E toccandogli l’orecchio, lo guarì.
52Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante?
53Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre».
Rinnegamenti di Pietro e sguardo del Signore.
(Mt 26,69-75; Mc 14,66-72; Gv 18,12-27).
54Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano.
55Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro.
56Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche questi era con lui».
57Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco !».
58Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No, non lo sono!».
59Passata circa un’ora, un altro insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo».
60Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.
61Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte».
62E, uscito, pianse amaramente.
Gesù schernito e percosso. (Mt 26,67-68; Mc 14,65).
63Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schemivano e lo percuotevano, 64lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?».
65E molti altri insulti dicevano contro di lui.
Gesù davanti al gran consiglio. Nella Bibbia sedere alla destra di qualcuno significa aver parte al suo potere. Il sinedrio è il tribunale religioso supremo degli ebrei ed è composto di 70 membri; come il consiglio di Mosè (Nm 11,16; Sal 110,1; Mt 26,59-66; Mc 14,53-64; Gv 10,24-25).
66Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero:
67«Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete;
68se vi interrogo, non mi risponderete.
69Ma da questo momento starà il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza di Dio».
70Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono».
71Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».
Gesù davanti a Pilato. (Mt 27,11-14; Mc 15,2-5; Gv 18,29-38).