5° tappa: ASSURDO O POSSIBILE? SCEGLI IN COSA SCOMMETTERE!

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Pare così sciocco per non pochi scettici, oggi, credere in un essere superiore. Eppure una statistica, effettuata circa cinque anni fa, rivelò che il 60 % degli scienziati crede in questa ipotesi, contrariamente a quanto si dice.

Non è nostra intenzione demolire la validità dell’ateismo, bensì restituire al credere il suo 50 % di pieno diritto. Diritto che, per chi conosce “bene” ciò in cui crede, si compie a meraviglia proprio nel campo di battaglia cui nessuno può mai separarsi: la realtà, i fatti, i frutti. Già, chi crede bene compie atti belli, respira una bellezza di vivere oltre misura, è felice. Questa la nostra testimonianza!

Il 60 % degli scienziati trova in una Intelligenza Superiore il principio primo del concepimento di un universo dall’architettura e dall’armonia stupefacenti. Davvero così ridicolo?

Scienza e matematica spesso aboliscono l’arcaica possibilità di Dio, ma il 60 % degli scienziati trova proprio in una Intelligenza Superiore l’unica possibilità generatrice di una razionabilità così intricata quanto intelligente come la realtà, di cui la matematica è alta scienza conoscitiva. Davvero così ridicolo?

Il 60 % degli scienziati vede in una Intelligenza Superiore il primo motore d’un creato che prevede un organo riproduttivo per ogni specie, volto a tramandare, con un intelligente, complicatissimo DNA, evoluzioni e conservazioni dei dati. Davvero così ridicolo?

Il 60 % degli scienziati trova in una Intelligenza Superiore l’unica capacità ideatrice d’un sistema che ha tutti i tasselli – atmosfera, stagioni alterne, carburante, riciclo naturale, catene alimentari, paure preventive, piaceri, complicate ed efficaci forme di funzionalità e difese di ogni forma di vita – in un intreccio architettonico durevole. Davvero così ridicolo?

Caro scettico, ti precisiamo a tuo favore che per fortuna non siamo in grado di provarti Dio, affinché tu abbia il sacrosanto diritto di non credere; diritto concesso, a nostro avviso, da Egli stesso. Tuttavia vogliamo solo dirti che, qualora un giorno tu dovessi sentirne l’esigenza, avrai motivi più che validi per credere, senza per forza ritenerti un ignorante, come certa “critica” vuol farti pensare!

Perché credere? Per obbligo? O per alcuni vantaggi che tale scelta potrebbe accordarti?

“Oggi mi fido solo di me stesso!”, questo il responso medio di una statistica che noi abbiamo effettuato in giro, poco tempo fa. E’ chiaro: di chi potersi fidare fino in fondo? Neppure i coniugi, spesso, si rivelano capaci di affidabilità. Eppure questo bisogno tu continui ad averlo, al punto da fidarti “solo di te stesso”. E hai ragione.

Già! Te stesso, colui che nel nuovo e nel precario si fa strada col tremore alle gambe; colui che spesso la vita pone in situazioni più grosse di sé; colui che a volte, da situazioni caotiche, esce fuori completamente incasinato, con qualche arto ferito d’una ferita che si porterà appresso per molto tempo; colui che non ha risposte per tutto e a volte trova appiglio nella propria collera… Chi è te stesso? Chi sei tu? Uno che si basterà sempre? Sì, caro amico, se cominci ad ipotizzare la presenza di Qualcuno che per te c’è, pronto a stare al tuo fianco nel nuovo e nel precario, pronto a renderti un campione in situazioni più grosse di te, pronto a farti capace di porre ordine nel caos senza che tu ne esca zoppo, pronto a rivelarti una Sapienza capace di riconoscere significato, bellezza e gusto anche negli assurdi della tua vita.

Una fonte di conoscenza, Uno oltre misura, cioè oltre la “tua” misura, qualcuno che può esserti utile quando senti di non bastarti più da solo, Uno che ti fa crescere nel momento in cui cominci a dire sì a “ciò che non sai”. Finora hai detto sì solo a ciò che hai capito, ma questa è già roba alla tua portata, lo hai già, eppure ne sperimenti l’insufficienza ogni qualvolta non riesci in qualcosa, quando ti senti incapace a superare amarezze, caos, storture che crei e che prima o poi ti si mettono contro.

Crescere, sapere, capire, capirsi, migliorarsi, vuol dire chiaramente discutersi, obbedire talvolta ad un tuo contrario, così da superare l’uomo a metà che sei, perplesso dalle insufficienze di una vita non piena.

Tu già sai tutte queste cose, ma qui vogliamo proporti un cavallo da giocare che ha fatto vincere un palio a una miriade di testimoni. Uno che corre più veloce di te! Uno che sa rivelarti il trucco ogni qualvolta non saprai agire in un contesto che esige uno migliore di te. Non dirci che non hai mai avvertito la tua finitezza e non dirci che, in quegli attimi, il tuo sprofondare in te stesso continua a riempirti, anche quando hai il mondo intero contro!

E se, laddove sei il solo ad accettarti contro uno staff di gente che ti pretende diverso, Qualcuno sapesse davvero accettarti oltremisura, anche mentre l’abbandoni? Qualcuno che ti vuole integralmente, senza alcun passamontagna! Qualcuno addirittura capace di farti rompere il muro tra te e l’esterno! Qualcuno capace di far fare Goal alla tua vera persona, la tua verità, la tua libertà, i tuoi crolli! Già, i crolli! Avrai sempre due gambe per correre, una mente lucida, la capacità di contare su te stesso, di significare qualcosa? Anche davanti al pensiero di una mortalità prossima? O semplicemente davanti alla paura della solitudine? Ti basterai in quei momenti? Sì, ipotizzando un’interazione con questo Qualcuno! Ti basterai e non solo: sarai grande proprio lì! Avrai senso proprio lì e non in una astratta dialettica, ma in misure concrete!

E l’amore? Ti senti amato? Magari sì e ne siamo felici… e allora perché temi tanto di perdere chi ami e chi ti ama? Forse perché conosci bene il senso precario che l’altro e la vita ti trasmettono. Qua annunciamo Qualcuno che non t’abbandona! Mai! Neanche se Lo tradisci. Anzi, Ti è ancor più fedele! Tu sai bene di aver bisogno di essere amato completamente. Perché hai questo bisogno? E se questa fonte d’amore non precaria fosse proprio lì accanto a te, pronto ad un tuo piccolo “Sì!”?

“Oppio dei popoli”! Già!… Credenze favolistiche per chi ha un pugno di mosche!

No, caro amico! Assolutamente no! Quanti uomini egregi son caduti nei loro assurdi! Quanti uomini di gloria schiacciati dalla loro stessa gloria! Quanto potere in mano a chi ne è stato vittima. Potresti fare nomi tu stesso! E allora? Quale oppio? Forse in ogni contesto manca Qualcosa!

Questo lo spunto che ti stiamo fornendo e che tu non vuoi accettare!

Non farlo! Sei libero!… Tuttavia, se per un assurdo tu volessi interessarti alla possibilità che questo Qualcuno esista e che non corrisponda per niente alle descrizioni che ti delusero fin dal catechismo, noi ti riveliamo che Costui, rivelatosi col nome “Io Sono”, ispirò ad un certo Ezechiele una visione, narrata appunto nel libro di Ezechiele (cap. 47). Questa visione parla di un filo d’acqua che sgorga dalla porta d’ingresso del Tempio di Gerusalemme e che, lentamente, diventa un piccolo corso d’acqua, poi un fiume, poi un lago, poi un mare… e tutt’intorno nasce vegetazione.

L’acqua è vita e la vegetazione fertilità, abbondanza, cibo, benessere, pienezza; ciò che l’uomo, da sempre, cerca. E, chiaramente, il tutto è riferito alla persona, non solo allo stato di cose. Quella visione è una promessa, una delle tante che “Io Sono”, pazientemente, continua a fare al suo popolo disobbediente, dietro le quali Lui garantisce sempre la stessa cosa: un mare di risposte, pienezze, abbondanze, fertilità, sapienze, efficacie, meraviglie, frutti, magnificenze.

Questi sostantivi… ora, sinceramente, li vedi cuciti sulla tua persona?

… Sì? Bene! Continua per la tua strada!

… No? Forse ti mancano?

Nel caso dovessi identificarti nel secondo caso… questi sostantivi li vorresti sulla tua persona, sui tuoi pensieri, sulla tua vita?

Scegli! Scegli e fallo definitivamente!

Ti consigliamo questo perché noi li abbiamo rispolverati nel profondo della nostra “vera” identità.

Che presunzione, vero? E perché siamo così presuntuosi? Forse si può considerare la possibilità che è vero, che abbiamo trovato risposte grosse, che non siamo poi così illusi…

Queste risposte, dopo tante chiacchiere, cominceremo a rivelarle immediatamente dal prossimo post in poi. E basta chiacchiere, promesso!

Intanto riflettici e considera su di te questa possibilità. E, mi raccomando, non rispondere a noi, scegli una delle due uniche strade: o rispondere a te stesso, o rispondere a “Io Sono”!

5° tappa: ASSURDO O POSSIBILE? SCEGLI IN COSA SCOMMETTERE!ultima modifica: 2011-11-24T10:48:00+01:00da meneziade
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