PARTE DECIMA

 

 

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CAPITOLO SECONDO

LA COMUNITÀ UMANA

LA PERSONA E LA SOCIETÀ

401. In che cosa consiste la dimensione sociale dell’uomo?

1877-1880; 1890-1891

Insieme alla chiamata personale alla beatitudine, l’uomo ha la dimensione sociale come componente essenziale della sua natura e della sua vocazione. Infatti: tutti gli uomini sono chiamati al medesimo fine, Dio stesso; esiste una certa somiglianza tra la comunione delle Persone divine e la fraternità che gli uomini devono instaurare tra loro nella verità e nella carità; l’amore del prossimo è inseparabile dall’amore per Dio.

402. Qual è il rapporto tra la persona e la società?

1881-1882; 1892-1893

Principio, soggetto e fine di tutte le istituzioni sociali è e deve essere la persona. Alcune società, quali la famiglia e la comunità civica, sono ad essa necessarie. Sono utili anche altre associazioni, tanto all’interno delle comunità politiche quanto sul piano internazionale, nel rispetto del principio di sussidiarietà.

403. Che cosa indica il principio di sussidiarietà?

1883-1885; 1894

Tale principio indica che una società di ordine superiore non deve assumere il compito spettante a una società di ordine inferiore, privandola delle sue competenze, ma deve piuttosto sostenerla in caso di necessità.

404. Che cos’altro richiede un’autentica convivenza umana?

1886.1889; 1895-1896

Richiede di rispettare la giustizia e la giusta gerarchia dei valori, come pure di subordinare le dimensioni materiali e istintive a quelle interiori e spirituali. In particolare, là dove il peccato perverte il clima sociale, occorre far appello alla conversione dei cuori e alla grazia di Dio, per ottenere cambiamenti sociali che siano realmente al servizio di ogni persona e di tutta la persona. La carità, che esige e rende capaci della pratica della giustizia, è il più grande comandamento sociale.

LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SOCIALE

405. Su che cosa si fonda l’autorità nella società?

1897-1902; 1918-1920

Ogni comunità umana ha bisogno di un’autorità legittima, che assicuri l’ordine e contribuisca all’attuazione del bene comune. Tale autorità trova il proprio fondamento nella natura umana, perché corrisponde all’ordine stabilito da Dio.

406. Quando l’autorità è esercitata in modo legittimo?

1903-1904; 1921-1922

L’autorità è esercitata in modo legittimo quando agisce per il bene comune e per conseguirlo usa mezzi moralmente leciti. Perciò i regimi politici devono essere determinati dalla libera decisione dei cittadini e devono rispettare il principio dello «Stato di diritto», nel quale è sovrana la legge, e non la volontà arbitraria degli uomini. Le leggi ingiuste e le misure contrarie all’ordine morale non sono obbliganti per le coscienze.

407. Che cos’è il bene comune?

1905-1906; 1924

Per bene comune si intende l’insieme di quelle condizioni di vita sociale che permettono ai gruppi e ai singoli di realizzare la propria perfezione.

408. Che cosa comporta il bene comune?

1907-1909; 1925

Il bene comune comporta: il rispetto e la promozione dei diritti fondamentali della persona; lo sviluppo dei beni spirituali e temporali delle persone e della società; la pace e la sicurezza di tutti.

409. Dove si realizza in maniera più rilevante il bene comune?

1910-1912; 1927

La realizzazione più completa del bene comune si trova in quelle comunità politiche, che difendono e promuovono il bene dei cittadini e dei ceti intermedi, senza dimenticare il bene universale della famiglia umana.

410. Come l’uomo partecipa alla realizzazione del bene comune?

1913-1917; 1926

Ogni uomo, secondo il posto e il ruolo che ricopre, partecipa a promuovere il bene comune, rispettando le leggi giuste e facendosi carico dei settori di cui ha la responsabilità personale, quali la cura della propria famiglia e l’impegno nel proprio lavoro. I cittadini inoltre, per quanto è possibile, devono prendere parte attiva alla vita pubblica.

LA GIUSTIZIA SOCIALE

411. Come la società assicura la giustizia sociale?

1928-1933; 1943-1944

La società assicura la giustizia sociale quando rispetta la dignità e i diritti della persona, fine proprio della società stessa. Inoltre la società persegue la giustizia sociale, che è connessa con il bene comune e l’esercizio dell’autorità, quando realizza le condizioni che consentono alle associazioni e agli individui di conseguire ciò a cui hanno diritto.

412. Su che cosa si fonda l’uguaglianza tra gli uomini?

1934-1935; 1945

Tutti gli uomini godono di eguale dignità e diritti fondamentali, in quanto, creati a immagine dell’unico Dio e dotati di una medesima anima razionale, hanno la stessa natura e origine, e sono chiamati, in Cristo unico salvatore, alla medesima beatitudine divina.

413. Come valutare le disuguaglianze tra gli uomini?

1936-1938; 1946-1947

Ci sono delle disuguaglianze inique, economiche e sociali, che colpiscono milioni di esseri umani; esse sono in aperto contrasto con il Vangelo, contrarie alla giustizia, alla dignità delle persone, alla pace. Ma ci sono anche differenze tra gli uomini, causate da vari fattori, che rientrano nel piano di Dio. Infatti, Egli vuole che ciascuno riceva dagli altri ciò di cui ha bisogno, e che coloro che hanno «talenti» particolari li condividano con gli altri. Tali differenze incoraggiano e spesso obbligano le persone alla magnanimità, alla benevolenza e alla condivisione, e spingono le culture a mutui arricchimenti.

414. Come si esprime la solidarietà umana?

1939-1942; 1948

La solidarietà, che scaturisce dalla fraternità umana e cristiana, si esprime anzitutto nella giusta ripartizione dei beni, nella equa remunerazione del lavoro e nell’impegno per un ordine sociale più giusto. La virtù della solidarietà attua anche la condivisione dei beni spirituali della fede, ancor più importanti di quelli materiali.

CAPITOLO TERZO

LA SALVEZZA DI DIO: LA LEGGE E LA GRAZIA

LA LEGGE MORALE

415. Che cos’è la legge morale?

1954-1959; 1978-1979

La legge morale è opera della Sapienza divina. Prescrive all’uomo le vie, le norme di condotta che conducono alla beatitudine promessa e vietano le strade che allontanano da Dio.

416. In che cosa consiste la legge morale naturale?

1960

La legge naturale, iscritta dal Creatore nel cuore di ogni uomo, consiste in una partecipazione alla sapienza e alla bontà di Dio ed esprime il senso morale originario, che permette all’uomo di discernere, per mezzo della ragione, il bene e il male. Essa è universale e immutabile e pone la base dei doveri e dei diritti fondamentali della persona, nonché della comunità umana e della stessa legge civile.

417. È percepita da tutti tale legge?

1961-1962; 1980-1981

A causa del peccato, la legge naturale non sempre e non da tutti viene percepita con uguale chiarezza e immediatezza.

Per questo Dio « ha scritto sulle tavole della Legge quanto gli uomini non riuscivano a leggere nei loro cuori» (sant’Agostino).

418. Qual è il rapporto tra la legge naturale e la Legge antica?

1963-1964; 1982

La Legge antica è il primo stadio della Legge rivelata. Essa esprime molte verità che sono naturalmente accessibili alla ragione e che si trovano così affermate e autenticate nelle Alleanze della salvezza. Le sue prescrizioni morali, che sono riassunte nei Dieci Comandamenti del Decalogo, pongono i fondamenti della vocazione dell’uomo, vietano ciò che è contrario all’amore di Dio e del prossimo, e prescrivono ciò che gli è essenziale.

419. Come si colloca la Legge antica nel piano della salvezza?

1963-1964; 1982

La Legge antica permette di conoscere molte verità accessibili alla ragione, indica ciò che si deve o non si deve fare, e soprattutto, come fa un saggio pedagogo, prepara e dispone alla conversione e all’accoglienza del Vangelo. Tuttavia, pur essendo santa, spirituale e buona, la Legge antica è ancora imperfetta, poiché non dona da se stessa la forza e la grazia dello Spirito per osservarla.

420. Che cos’è la nuova Legge o Legge evangelica?

1965-1972; 1983-1985

La nuova Legge o Legge evangelica, proclamata e realizzata da Cristo, è la pienezza e il compimento della Legge divina, naturale e rivelata. Essa è riassunta nel comandamento di amare Dio e il prossimo, e di amarci come Cristo ci ha amato; è anche una realtà interiore all’uomo: la grazia dello Spirito Santo che rende possibile un tale amore. È «la legge della libertà» (Gc 1,25), perché porta ad agire spontaneamente sotto l’impulso della carità.

 

«La nuova legge è principalmente la stessa grazia dello Spirito Santo, che è data ai credenti in Cristo» (san Tommaso d’ Aquino).

421. Dove si trova la Legge nuova?

1971-1974; 1986

La Legge nuova si trova in tutta la vita e la predicazione di Cristo e nella catechesi morale degli Apostoli: il Discorso della Montagna ne è la principale espressione.

GRAZIA E GIUSTIFICAZIONE

422. Che cos’è la giustificazione?

1987-1995; 2017-2020

La giustificazione è l’opera più eccellente dell’amore di Dio. È l’azione misericordiosa e gratuita di Dio, che cancella i nostri peccati e ci rende giusti e santi in tutto il nostro essere. Ciò avviene per mezzo della grazia dello Spirito Santo, che ci è stata meritata dalla passione di Cristo e ci è donata nel Battesimo. La giustificazione dà inizio alla libera risposta dell’uomo, cioè alla fede in Cristo e alla collaborazione con la grazia dello Spirito Santo.

423. Che cos’è la grazia che giustifica?

1996-1998, 2005; 2021

La grazia è il dono gratuito che Dio ci dà per renderci partecipi della sua vita trinitaria e capaci di agire per amor suo, È chiamata grazia abituale, o santificante o deificante, perché ci santifica e ci divinizza. È soprannaturale, perché dipende interamente dall’iniziativa gratuita di Dio e supera le capacità dell’intelligenza e delle forze dell’uomo. Sfugge quindi alla nostra esperienza.

424. Quali altri tipi di grazia ci sono?

1999-2000; 2003-2004; 2023-2024

Oltre alla grazia abituale, ci sono: le grazie attuali (doni circostanziati); le grazie sacramentali (doni propri di ciascun sacramento); le grazie speciali o carismi (aventi come fine il bene comune della Chiesa), tra cui le grazie di stato, che accompagnano l’esercizio dei ministeri ecclesiali e delle responsabilità della vita.

425. Qual è il rapporto tra la grazia e la libertà dell’uomo?

2001-2002

La grazia previene, prepara e suscita la libera risposta dell’uomo. Essa risponde alle profonde aspirazioni della libertà umana, la invita a cooperare e la conduce alla sua perfezione

426. Che cos’è il merito?

2006-2009; 2025-2027

Il merito è ciò che dà diritto alla ricompensa per un’azione buona. Nei confronti di Dio, l’uomo, di per sé, non può meritare nulla, avendo tutto da lui gratuitamente ricevuto. Tuttavia, Dio gli dona la possibilità di acquistare meriti per l’unione alla carità di Cristo, sorgente dei nostri meriti davanti a Dio. I meriti delle opere buone devono perciò essere attribuiti anzitutto alla grazia di Dio e poi alla libera volontà dell’uomo,

427. Quali beni possiamo meritare?

2006-2009; 2025-2027

Sotto la mozione dello Spirito Santo possiamo meritare, per noi stessi e per gli altri, le grazie utili per santificarci e per giungere alla vita eterna, come pure i beni temporali a noi convenienti secondo il disegno di Dio. Nessuno può meritare la grazia prima, quella che sta all’origine della conversione e della giustificazione.

428. Siamo tutti chiamati alla santità cristiana?

2012-2016; 2028-2029

Tutti i fedeli sono chiamati alla santità cristiana. Essa è pienezza della vita cristiana e perfezione della carità, e si attua nell’unione intima con Cristo, e, in lui, con la Santissima Trinità. Il cammino di santificazione del cristiano, dopo essere passato attraverso la Croce, avrà il suo compimento nella Risurrezione finale dei giusti, nella quale Dio sarà tutto in tutte le cose.

LA CHIESA, MADRE E MAESTRA

429. In qual modo la Chiesa nutre la vita morale del cristiano?

2030-2031; 2047

La Chiesa è la comunità dove il cristiano accoglie la Parola di Dio e gli insegnamenti della «Legge di Cristo» (Gal 6,2); riceve la grazia dei sacramenti; si unisce all’offerta eucaristica di Cristo, in modo che la sua vita morale sia un culto spirituale; apprende l’esempio di santità della Vergine Maria e dei Santi.

430. Perché il Magistero della Chiesa interviene nel campo morale?

2032-2040; 2049-2051

Perché è compito del Magistero della Chiesa predicare la fede da credere e da praticare nella vita. Tale compito si estende anche alle prescrizioni specifiche della legge naturale, perché la loro osservanza è necessaria per la salvezza.

431. Quali finalità hanno i precetti della Chiesa?

2041; 2048

I cinque precetti della Chiesa hanno come fine di garantire ai fedeli il minimo indispensabile dello spirito di preghiera, della vita sacramentale, dell’impegno morale e della crescita dell’amore di Dio e del prossimo.

432. Quali sono i precetti della Chiesa?

2042-2043

Essi sono: 1) partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimanere liberi da lavori e da attività che potrebbero impedire la santificazione di tali giorni; 2) confessare i propri peccati, ricevendo il Sacramento della Riconciliazione almeno una volta all’anno; 3) accostarsi al Sacramento dell’Eucaristia almeno a Pasqua; 4) astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno nei giorni stabiliti dalla Chiesa; 5) sovvenire alle necessità materiali della Chiesa, ciascuno secondo le proprie possibilità.

433. Perché la vita morale dei cristiani è indispensabile per l’annunzio del Vangelo?

2044-2046

Perché con la loro vita conforme al Signore Gesù i cristiani attirano gli uomini alla fede nel vero Dio, edificano la Chiesa, informano il mondo con lo spirito del Vangelo e affrettano la venuta del Regno di Dio.

 

PARTE DECIMAultima modifica: 2010-12-19T14:39:00+01:00da meneziade
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