VANGELO SECONDO LUCA COMMENTATO 3

20750l.jpg?w=480&h=520&t=1La vita nascosta a Nazaret. (Pr 3,4).

51Partì dunque con loro e tornò a Nàzaret e stava loro sotto­messo. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.

52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini

II. SULLE SPONDE DEL GIORDANO

Predicazione di Giovanni Battista.

Fondandosi su questo testo, Dionigi il Piccolo, nel VI secolo, ha fissato l’inizio dell’èra cri­stiana (Ger 1,21; Os 1,1; Is 40,3-5; 30,27; 41,16; Ger 15,7; Mt 3,1-2; Mc 1,1-8; Gv 1,18-19).

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1Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode te­trarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturèa e della Traconitide, e Lisània tetrarca dell’Abilène,

2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Gio­vanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

3Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati,

4com e scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!

5Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati.

6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

7Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all’ira immi­nente?

8Fate dunque opere degne della conversione e non co­minciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! Per­ché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre.

9Anzi, la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco».

10Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?».

11Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».

12Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dob­biamo fare?».

13Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».

14Lo interrogavano anche alcuni sol­dati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre pa­ghe».

15Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo,

16Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma vie­ne uno che è più forte di me, al quale io non son degno di scio­gliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

17Egli ha in mano il ventilabro per ripuli­re la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pu­la, la brucerà con fuoco inestinguibile».

18Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.

natale2kf4.jpg&t=1Giovanni Battista in prigione. (Mt 14,3-4; Mc 6,17-18).

19Ma il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodiade, moglie di suo fratello, e per tutte le scelleratezze che aveva commesso,

20aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione.

Battesimo di Gesù.

Come tutti i grandi profeti (cf Isaia, Amos, Geremia…) Gesù riceve una rivelazione misteriosa agli inizi della sua vocazione (Mt 3,13-17 e nota; Mc 1,9-11).

21Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì

22e sce­se su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di co­lomba, e vi fu una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio predilet­to, in te mi sono compiaciuto».

Genealogia di Gesù.

Essa non risale solo fino ad Abramo, capo­stipite del popolo ebraico (Mt 1,1 e nota), ma fino ad Adamo padre dell’intera umanità.

23Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent’an­ni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli,

24figlio di Mattàt, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innài, fi­glio di Giuseppe,

25figlio di Mattatia, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggài, 26figlio di Maat, figlio di Mattatia, figlio di Semèin, figlio di Iosek, figlio di loda,

27figlio di Ioanan, figlio di Resa, figlio di Zorobabèle, figlio di Salatiel, figlio di Neri,

28figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadàm, figlio di Er, 29figlio di Gesù, figlio di Eliè­zer, figlio di Iorim, figlio di Mattàt, figlio di Levi,

30figlio di Si­meone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionam, fi­glio di Eliacim,

31figlio di Melèa, figlio di Menna, figlio di Mat­tatà, figlio di Natàm, figlio di Davide,

32figlio di lesse, figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naàsson,

33figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Ami, figlio di Esrom, fi­glio di Fares, figlio di Giuda,

34figlio di Giacobbe, figlio di Isac­co, figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor,

35figlio di Seruk figlio di Ragau, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala,

36figlio di Cainam, figlio di Arfàcsad, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamech,

37figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, figlio di Iaret, figlio di Malleèl, figlio di Cainam,

38figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio.

Tentazioni nel deserto.

Lo spirito-del-male conduce Gesù nel deserto, luogo tradizionale del ritiro, delle scelte, della prova e dell’incontro con Dio (cf. Mosè in Es 34,28; Elia in 1Re 19,8). Il tentatore presenta a Gesù tutte quelle possibilità cui potrebbe ambire un uomo avido di successo. Ma Gesù non è venuto per assicurarsi prestigio e gloria mondana (Dt 8,3; Ger 27,5; Dt 6,13; Sal 91,12; Dt 6,16; Mt 4,1-11 e nota; Mc 1,12-13).

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1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto

2dove, per quaranta gior­ni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.

3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane».

4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».

5Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:

6«Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio.

7Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo».

8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti pro­strerai, lui solo adorerai».

9Lo condusse a Gerusalemme, lo po­se sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù;

10sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano;

11e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

12Gesù gli rispose: «È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo».

13Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato

III. GESÙ PER LE STRADE DELLA GALILEA

Gesù insegna. (Mt 4,12.17.23; Mc 1,14-15).

14Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione.

15lnsegnava nelle loro si­nagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.

Gesù a Nazaret.

Sembra che Luca riassuma qui tre visite di Cri­sto: la prima vv. 16-22; la seconda vv. 23-24; la terza vv. 25-30 (Is 61,1-2; iRe 17,1-9; 2Re 5,14; Mt 13,35-58 e nota; Mc 6,1-16).

16Si recò a Nàzaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.

17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

18Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi,

19e predicare un anno di grazia del Signore.

20Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui.

21Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».

22Tutti gli rendevano testi­monianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che usci­vano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giusep­pe?».

23Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!».

24Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria.

25Vi dico anche: c’e­rano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;

26ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone.

27C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risa­nato se non Naaman, il Siro».

28All’udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sde­gno;

29Si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condusse­ro fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio.

30Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

250px-Botticelli,_adorazione_dei_magi_uffizi_480px.jpg&t=1Gesù a Cafàrnao. (Mc 1,21-28).

31Poi discese a Cafàrnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente.

32Rimanevano colpiti dal suo insegna­mento, perché parlava con autorità.

33Nella sinagoga c’era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte:

34«Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!».

35Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male.

36Tutti furono presi da paura e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?».

37E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.

Gesù guarisce la suocera di Simone e altri malati. (Mt 8,14-17; Mc 1,29-39).

38Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei.

39Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all’istante, la donna cominciò a servirli.

40Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva.

41Da molti uscivano demoni gri­dando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo.

42Su1 far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercava­no, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne an­dasse via da loro.

43Egli però disse: «Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato man­dato».

44E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Chiamata dei primi quattro discepoli (cf. modello della narra­zione in 1Re 19,18-20; ed Ez 47,9-10; Mt 4,18-22 e nota; Mc 1,16-20).

5

1Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret

2e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la pa­rola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescato­ri erano scesi e lavavano le reti.

3Salì in una barca, che era di Si­mone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.

4Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca».

5Simone rispose: «Maestro, abbia­mo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».

6E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano.

7Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.

8Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore».

9Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto;

10così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’o­ra in poi sarai pescatore di uomini».

11Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Guarigione di un lebbroso. (Mt 8,1-4 e nota; Mc 1,40-45).

12Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò ai piedi pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi sanarmi».

13Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii risanato!». E subito la lebbra scomparve da lui.

14Gli ingiunse di non dirlo a nessuno: «Va’, mostrati al sacerdote e fa’ l’offerta per la tua purificazione, come ha ordinato Mo­sè, perché serva di testimonianza per essi».

15La sua fama si dif­fondeva ancor più; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità

16Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare.

image_previewGuarigione di un paralitico. (Mt 9,1-8 e nota; Mc 2,1-12).

17Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.

18Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davan­ti a lui.

19Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza.

20Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi».

21Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?».

22Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, ri­spose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori?

23Che co­sa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?

24Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico – esclamò ri­volto al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua».

25Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio.

26Tutti rima­sero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Chiamata di Levi. (Mt 9,9 e nota; Mc 2,15-17).

27Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!».

28Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.

Gesù si siede a tavola con dei peccatori. (Mt 9,10-12 e nota; Mc 2,15-17).

29Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’e­ra una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola.

30I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi di­scepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccato­ri?».

31Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;

32Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».

Discussione sul digiuno. Tutte le mentalità sono da cambiare; non è possibile nessun adattamento (Mt 19,14-17 e nota; Mc 2,18-22).

33Allora gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!».

34Gesù rispose: «Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro?

35Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei gior­ni, digiuneranno».

36Diceva loro anche una parabola: «Nessu­no strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un ve­stito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio.

37E nessuno mette vino nuo­vo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si ver­sa fuori e gli otri vanno perduti.

38Il vino nuovo bisogna metter­lo in otri nuovi.

39Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!».

Gesù padrone del sabato.

(Es 20,8-11; 34,21; 1Sam 21,2-7; Lv 24,5; Mt 12,1-8; Mc 2,23-28).

VANGELO SECONDO LUCA COMMENTATO 3ultima modifica: 2011-01-19T16:44:00+01:00da meneziade
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