VANGELO SECONDO LUCA COMMENTATO 5

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1Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e au­torità su tutti i demòni e di curare le malattie.

2E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi.

3Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno.

4In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino.

5Quanto a coloro che non vi accolgono, nell’uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza con­tro di essi».

6Allora essi partirono e giravano di villaggio in vil­laggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni.

Erode e Gesù. (Mt 14,1-2; Mc 6,14-16).

7lntanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avveni­menti e non sapeva che cosa pensare, perche alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti»,

8altri: «E’ apparso Elia», e altri ancora: «E’ risorto uno degli antichi profeti».

9Ma Erode diceva: «Giovanni l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.

Ritorno degli apostoli e moltiplicazione dei pani.

(Mt 14,13-21 e nota; Mc 6,30-44; Gv 6,1-13).

10A1 loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una cit­tà chiamata Betsàida.

11Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure.

12Il giorno cominciava a declina­re e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per allog­giare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta».

13Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi ri­sposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente».

14C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepo­li: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta».

15Così fecero e li in­vitarono a sedersi tutti quanti.

16Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla.

17Tutti man­giarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.

Pietro proclama che Gesù è il Cristo. (Mt 16,13-14 e nota; Mc 8,27-29).

18Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?».

19Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto».

20Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio».

21Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno.

Primo annunzio della passione. (Mt 16,21 e nota; Mc 8,31).

22«Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere ripro­vato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno».

Condizioni per seguire Gesù. (14,27; Mt 16,24-27; 10,38; Mc 8,34-38; Gv 12,26).

23Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rin­neghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.

24Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà.

25Che giova all’uomo guadagna­re il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?

26Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergogne­rà il Figlio dell’uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.

Il regno di Dio sta per manifestarsi. (Mt 16,28; Mc 9,1).

271n verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morran­no prima di aver visto il regno di Dio».

Dal+Vangelo+di+Ges%C3%B9+Cristo+secondo+Luca+10,1-12.17-20..jpgLa trasfigurazione. E’ l’annunzio della glorificazione di Gesù, della sua morte e risurrezione, della sua ascensione: realtà che permetteranno agli uomini di accedere a Dio con lui (Es 34,4-22 e 29-35; Dt 34,5-6; 2Re 2,11-12; Nm 10,34; 1Re 9,8-18; Mt 17,1-8 e nota; Mc 9,2-10).

28Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.

29E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.

30Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia,

31apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Geru­salemme.

32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.

33Mentre questi si separavano da lui, Pie­tro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva.

34Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all’entrare in quella nube, ebbero paura.

35E dalla nube uscì una voce, che diceva:

«Questi è il Figlio mio, l’elet­to; ascoltatelo».

36Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che ave­vano visto.

Gesù guarisce un altro indemoniato. (Mt 17,14-18).

37Il giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli venne incontro.

38A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: «Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l’unico che ho.

9Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli dà schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito.

40Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».

41Gesù rispose: «O genera­zione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sop­porterò? Conducimi qui tuo figlio».

42Mentre questi si av­vicinava, il demonio lo gettò per terra agitandolo con convul­sioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre

43E tutti furono stupiti per la grandez­za di Dio.

Secondo annunzio della passione. (Mt 17,22-23; Mc 9,30-32).

Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli:

44«Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato in mano degli uomi­ni».

45Ma essi non comprendevano questa frase; per loro resta­va così misteriosa che non ne comprendevano il senso e aveva­no paura a rivolgergli domande su tale argomento.

Il più grande nel regno dei cieli.

Gesù si identifica nuovamente con gli uomini (22,24; Mt 18,1-5; Mc 9,33-37).

46Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande.

47Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse:

48«Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande».

luca18.jpgChi non è contro di voi è per voi. (11,23).

49Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo im­pedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci».

50Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

IV. VERSO GERUSALEMME

Luca presenta i diversi viaggi di Gesù a Gerusalemme in un uni­co viaggio orientato verso la passione e la glorificazione.

Gesù non viene accolto in un villaggio di Samaria.

Egli prosegue il viaggio affermando che la sua missione non è di castigare ma di mettere gli uomini in relazione con Dio (cf. azione di Elia in 2Re 2,10; inoltre Lc 19,10-13; Mt 19,1 e nota; Mc 10,1).

51Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme

52e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed en­trarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui.

53Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.

54Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».

55Ma Gesù si voltò e li rimprove­rò.

56E si avviarono verso un altro villaggio.

Esigenze della vocazione apostolica.

Sono più severe di quelle ri­chieste da Elia: 1Re 19,19-21 (Mt 8,18-22 e nota).

7Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada».

58Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».

59A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre».

60Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e annunzia il regno di Dio».

61Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa».

62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano al­l’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

Missione dei settantadue discepoli.

Settantadue era il numero tradizionale delle nazioni pagane, quante apparivano nella tra­duzione greca dei Settanta, fatta ad Alessandria negli anni che vanno dal 309 al 250 a. C. L’originale ebraico ne conta solo set­tanta. L’incarico di annunziare la parola di Dio non è riservato agli specialisti (Mt 6,8.11; Lc 9,3-5).

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1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue di­scepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo do­ve stava per recarsi.

2Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe per­ché mandi operai per la sua messe.

3Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi;

4non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.

51n qualun­que casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.

6S vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ri­tornerà su di voi.

7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua merce­de. Non passate di casa in casa.

8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi,

9curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.

10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite:

11Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotia­mo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino.

12Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno dura­mente di quella città.

Gesù si identifica con i suoi. (Gn 3,3-6; Is 14,13-15; Mt 11,21-24 e nota).

13Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Si­done fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere.

14Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate me­no duramente di voi.

15E tu, Cafàrnao, sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata!

16Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

zaccheo.jpgRallegrarsi di appartenere a Dio. (Sal 91,13; Dn 12,1).

171 settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, an­che i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».

18Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore.

19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare.

20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Il Vangelo rivelato ai semplici. (Mt 11,25-27).

21In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e dis­se: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.

22Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

Il privilegio dei discepoli.

Essi stanno assistendo al compimento della storia di Israele, alla trasformazione del mondo, alla in­staurazione del regno di Dio tra gli uomini, al risveglio di ogni coscienza (Mt 13,16-17).

23E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.

24Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l’udirono».

Parabola del buon samaritano.

insieme a quello di amare Dio, il più grande comandamento è di amare il prossimo, anche se si tratta di eretici e di stranieri come erano considerati i samaritani (Dt 6,5; Lv 19,18; Mt 22,34-40; Mc 12,28-30).

25Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Mae­stro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».

26Gesù gli dis­se: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».

27Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».

28E Gesù: «Hai rispo­sto bene; fa’ questo e vivrai».

29Ma quegli, volendo giustificar­si, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».

30Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.

31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’al­tra parte.

32Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e pas­sò oltre.

33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione.

34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.

35Il giorno seguente, estrasse due denari e le diede all’alberga­tore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.

36Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».

37Quegli ri­spose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ lo stesso».

7426_130141623889_74856363889_2345823_2853693_n.jpgMarta e Maria. Saper distinguere l’esssenziale.

38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa.

39Essa aveva una so­rella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascol­tava la sua parola;

40Marta invece era tutta presa dai molti ser­vizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».

41Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose,

42ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

La preghiera insegnata da Gesù. (Mt 6,9-13 e nota).

11

1Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, inse­gnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi di­scepoli».

2Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno;

3dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,

4e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debi­tore, e non ci indurre in tentazione».

L’amico importuno. (18,2-5).

5Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezza­notte a dirgli: Amico, prestami tre pani,

6perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti;

7e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la por­ta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli;

8vi dico che, se anche non si alzerà a dar­glieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.

Efficacia della preghiera. (Mt 7,7-11; Gv 14,13-14).

9Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.

10Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.

11Quale padre tra voi, se il fi­glio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?

12O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?

13Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Pa­dre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».

Esorcismi.

La presenza di Gesù vince le forze oscure che perse­guitano le anime. Le vittime sono trasformate (Mt 12,22-30 e no­ta; Mc 3,22-27).

14Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il de­monio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravi­gliate.

15Ma alcuni dissero: «E’ in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».

16Altri poi, per metterlo al­la prova, gli domandavano un segno dal cielo.

17Egli, conoscen­do i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra.

18Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl.

19Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.

20Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.

21Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo pa­lazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro.

22Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l’armatura nella quale con­fidava e ne distribuisce il bottino.

Intransigenza di Gesù.

Qui non si tratta più, come in 9,50, di un criterio per saggiare gli altri, ma di mettere alla prova se stessi (Mt 12,30).

23Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

Ritorno dello spirito-del-male. (Lv 16,10; Mt 12,43-45).

24Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luo­ghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito.

25Venuto, la trova spazzata e adorna.

26Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quel­l’uomo diventa peggiore della prima».

La vera beatitudine.

27Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!».

28Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

gesu162.jpgNon vi sono segni che costringono a credere. (1Re 10,1-10; Mt 12,38-42 e nota).

29Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona.

30Poiché come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così an­che il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.

31La re­gina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di que­sta generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estre­mità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c’è qui.

32Quelli di Ninive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ec­co, ben più di Giona c’è qui.

Vivere nella luce. (Ml 2,1-9; Nm 19,16; Lc 8,16; Mt 5,15 e 6,22-23; Mc 4,21).

33Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce.

34La lucerna del tuo corpo è l’occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è ma­lato, anche il tuo corpo è nelle tenebre.

35Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra.

36Se il tuo corpo è tutto lumino­so senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore».

Contro i farisei e i legulei.

Gesù condanna il formalismo religio­so (Mt 23,1-36 e nota; Mc 12,38-40).

37Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola.

38Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.

39Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l’esterno della coppa e del piat­to, ma il vostro interno è pienò di rapina e di iniquità.

40Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno?

41Piuttosto date in elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo.

42Ma guai a voi, farisei, che pagate la deci­ma della menta, della iuta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l’amore di Dio. Queste cose bisognava curare sen­za trascurare le altre.

43Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.

44Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».

45Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche noi».

46Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabi­li, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!

7Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi.

48Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri.

49Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profe­ti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno;

50perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i pro­feti, versato fin dall’inizio del mondo,

51da1 sangue di Abele fi­no al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.

52Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito».

53Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti,

54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dal­la sua stessa bocca.

Bisogna amare solo Dio. È necessaria una scelta esplicita del Cri­sto (Mt 16,6-12; 10,26-33; 3,12; 18,9; 12,32; 10,17-29,’ Mc 8,15; 4,22; 8,38; 3,29,’ 13,11).

VANGELO SECONDO LUCA COMMENTATO 5ultima modifica: 2011-01-23T17:02:00+01:00da meneziade
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