VANGELO SECONDO MARCO 8

 

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Gesù davanti al sinedrio

dichiara ufficialmente di essere il figlio di Dio (Is 53,7; Dn 7,13; Sal 110,1; Lv 24,16; Mt 26,57-68 e no­ta; Lc 22,54-55 e 63-71; Gv 18,15-18).

53Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riuniro­no tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.

54Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacer­dote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco.

55Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testi­monianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trova­vano.

56Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le lo­ro testimonianze non erano concordi.

57Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo:

58«Noi lo abbia­mo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d’uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d’uomo».

59Ma nemmeno su questo punto la loro testimo­nianza era concorde.

60Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».

61Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedet­to?».

62Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo».

63Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?

64Avete udito la bestem­mia; che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte.

65Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: «Indovina». I servi intanto lo percuotevano.

 

Rinnegamenti di Pietro. (Mt 26,69-75; Lc 22,55-62; Gv 18,15-18.25-27).

66Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote

67e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù».

68Ma egli ne­gò: «Non so e non capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò.

69E la serva, vedendolo, rico­minciò a dire ai presenti: «Costui è di quelli».

70Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo».

71Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo che voi dite». 72Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto.

 

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Gesù davanti a Pilato. (Mt27, 1-2 e nota; Lc 23,1-5; Gv 18,28-40).

 

15

 

1A1 mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato.

2Allora Pilato prese a interrogarlo: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».

3I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse.

4Pilato lo interrogò di nuovo: «Non rispondi nulla? Ve­di di quante cose ti accusano!».

5Ma Gesù non rispose più nul­la, sicché Pilato ne restò meravigliato.

 

La folla contro Gesù. (Mt 27,15-26; Lc 23,13-25; Gv 19,4-16).

6Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richie­sta.

7Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio.

8La fol­la, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concede­va.

9Allora Pilato rispose loro: «Volete che vi rilasci il re dei Giudei?».

10Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia.

11Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba.

12Pilato re­plicò: «Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?».

13Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!».

14Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo !».

15E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagel­lare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

 

La corona di spine. (Mt 27,27-31 e nota; Gv 19,1-3).

16Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel preto­rio, e convocarono tutta la coorte.

17Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo.

18Cominciarono poi a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!».

19E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano ad­dosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui.

20Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

 

La crocifissione.

(Pro 31,6; Sal 22,19; Mt 27,39-44; Lc 23,26-43; Gv 19,17-24.28-30).

21Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce.

22Condussero dunque Gesù al luogo del Gòl­gota, che significa luogo del cranio,

23e gli offrirono vino me­scolato con mirra, ma egli non ne prese.

24Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere:

25Erano le nove del mattino quando lo crocifissero.

26E l’iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei.

27Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra.

[28].

29I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni,

30sa1va te stesso scendendo dalla croce!».

31Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato altri, non può salvare se stesso!

32Il Cristo, il re d’I­sraele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

 

La morte di Gesù.

È un pagano che risponde alla domanda che viene posta sin dall’inizio di questo Vangelo: chi è Gesù Cristo? (Am 8,9; Mt 27,45-54 e nota; Lc 23,44-47; Gv 19,28-30).

33Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.

34Alle tre Gesù gridò con voce forte: Elì, Elì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

35Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!».

36Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce».

37Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.

38Il velo del tempio si squarciò in due, dall’alto in basso.

39Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!».

 

Le donne sul Calvario. (Mt 27,55-56; Lc 23,49; Gv 19,25).

40C’erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giaco­mo il minore e di Ioses, e Salome,

41che lo seguivano e serviva­no quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

 

La sepoltura. (Mt 27,57-69 e nota; Lc 23,50-55; Gv 19,38-42).

42Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato,

43Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò co­raggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù.

44Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo.

45Informato dal centurio­ne, concesse la salma a Giuseppe.

46Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro.

47Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove ve­niva deposto.

 

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La tomba vuota. (Mt 28,1-8 e nota; Lc 24,1-12; Gv 20,1-10).

 

16

 

1Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.

2Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, venne­ro al sepolcro al levar del sole.

3Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro?».

4Ma, guar­dando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande.

5Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero pau­ra.

6Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto.

7Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto».

8Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.

 

Gesù si manifesta a Maria Maddalena,

a due discepoli e agli apostoli. I testi che seguono non sono stati redatti da Marco, bensì probabilmente aggiunti e sistemati in qualche modo in se­guito (cf nota Mt 28,1; quindi 28,10; 8,10 e 28,10-20; Lc 8,2; 24,10-11.13-53; Gv 20,11-23).

9Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, appar­ve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.

10Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che era­no in lutto e in pianto.

11Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.

12Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna.

13Anch’essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.

14Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.

15Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il van­gelo ad ogni creatura.

16Chi crederà e sarà battezzato sarà sal­vo, ma chi non crederà sarà condannato.

17E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,

18prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

 

L’ascensione. Gesù è assunto in cielo (Sal 110,1; Lc 24,50-53; At 1,9-11). 1911

19Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cie­lo e sedette alla destra di Dio.

20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Si­gnore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.

 

 

 

 

 

VANGELO SECONDO MARCO 8ultima modifica: 2010-11-18T21:15:00+01:00da meneziade
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