TRA APOLOGETICA E PATRISTICA

IL RAPPORTO DEGLI INTELLETTUALI CRISTIANI CON L’AMBIENTE CULTURALE COEVO.

PREMESSA

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L’età degli Antonini (II sec.) segna il declino della spiritualità pagana.

Le pagine degli scrittori sono sempre più vuote di contenuti interiori morali e spirituali: l’attenzione dello scrittore è rivolta alla parola, il cui culto retorico ed erudito esprime la disintegrazione della spiritualità.

Il fenomeno non riguarda soltanto il mondo latino, ma anche quello greco, perchè le due civiltà sono ormai una sola.

Compare in questo periodo la figura dell’intellettuale itinerante, a metà tra il maestro di retorica e il mago.

Tali erano il romanziere Apuleio nel mondo latino e Luciano di Samosata in quello greco-orientale.

L’amore per la parola, specie se rara e antica, si affianca al gusto erudito e antiquario. Tali sono le Noctes Atticae (Le notti attiche) di Aulo Gellio. Un giocoliere della parola è invece il retore Frontone.

E’ il Cristianesimo, con la sua forza trascinante, che ridà vitalità alla cultura latina.

Alla morte di Teodosio (395) l’impero romano aveva perso la sua unità, mentre la letteratura pagana nel contesto dell’ormai dominante spiritualità cristiana andava estenuandosi.

La prolungata anarchia del III secolo si risolse con Diocleziano, che conferì all’impero una nuova organizzazione di tipo burocratico e militare. E mentre nell’impero dilagavano la cultura e la spiritualità cristiana, la cultura pagana, in posizione di debolezza, fu rappresentata da alcuni epigoni nostalgici, nonchè da una consistente produzione di scritti grammaticali, eruditi, giuridici e tecnici.

Il Basso Impero (IV, V sec.) vede il formarsi di un nuovo ceto dominante, costituito dagli alti gradi della burocrazia.

La parte occidentale dell’impero romano, intanto,  manifesta un processo irreversibile di decadenza, tanto che nel 330 la capitale passò a Bisanzio.

In questo ambiente ed in questo arco di tempo si sviluppa il pensiero cristiano ad opera dei Dottori, o Padri della Chiesa, che in ambito greco e latino elaborarono i principi basilari della futura civiltà occidentale.

Si propone una carrellata su alcuni momenti significativi di un dibattito culturale su un settore della Storia letteraria Latina e Greca solitamente trascurato, o perché posto, per la sua cronologia, nelle ultime pagine dei manuali d’uso, che per la tirannia del tempo, non si riesce sempre a sfogliare, o perché, per un assurdo preconcetto, si ritiene di non prendere in considerazione, come “cosa” ininfluente per la ricostruzione storica della civiltà occidentale, se non, addirittura, pericolose.

Il riferimento è ad alcuni campioni della teologia cristiana antica, di cui si prendono in esame alcuni contenuti morali ed educativi delle loro opere.

L’ordine seguito nella presentazione degli autori è in ragione dei dati biografici, senza fare distinzione tra Letteratura Greca e Letteratura Latina.

TRA APOLOGETICA E PATRISTICAultima modifica: 2011-04-02T13:40:32+02:00da meneziade
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