18° tappa: RELATIVISMO:L’ENNESIMA MENZOGNA!

2h51hdy.jpgE’ tempo di approfondire un concetto già accennato qualche documento fa, ma che ora si schiude in tutto il suo dramma.

Arte, cultura, sapere, sono realtà collegate al progredire, al senso dell’innovazione. Un nuovo artista, un nuovo pensatore, un nuovo scienziato non avranno carriera memorabile finchè non diranno qualcosa di nuovo, fosse almeno una originale elaborazione del già detto; in parte è giusto così. Tuttavia spesso accade un fatto: laddove si esauriscono le ispezioni di un panorama, pur di non alzare bandiera bianca, pur di ostentare genialità, pur di far successo, insomma, s’inventa di tutto, a costo di dire sciocchezze spacciate per nuove scoperte, per grandi verità.

Ciò conduce, da tempo, a un fenomeno, propinato da artisti e scrittori pure brillanti, ovvero il RELATIVISMO, mentalità che scolloca, decontestualizza, scioglie gli attributi della vita, relativizzandoli: tutto può esser bello o brutto, utile o vano, buono o pessimo, “dipende da come lo vedi”.

Interessante, vero? Lungimirante! Orizzonti nuovi al sapere, proiettati verso la libertà dagli stessi schemi della realtà. MENZOGNA! Menzogna che anche tu stai bevendo alla grande! C’E’ QUEL CHE TI FA BENE, C’E’ QUEL CHE TI FA MALE! QUANTO E’STUPIDO ROVINARSI L’ESISTENZA NAVIGANDO UN PO’ DI QUA E UN PO’ DI LA’, PUR DI INTERESSARE, PUR DI RITENERTI LIBERO A CHIACCHIERE E TORNARE A CASA A PEZZI OGNI SERA!!

Il relativismo uccide! E’ il mattatoio d’oggi, quello che fa passare per passabile ogni cosa che “ti senti” di fare, obbligandoti a ritenere vecchio, sorpassato, secolarizzato chiunque ti avverta di un pericolo, chiunque ti proponga un freno!

Non esisterebbe un riferimento certo nella tua vita, tutto sarebbe uguale, dipende da come lo rovesci: questo è falso! Ci sono cose che ti fanno male!

Ora ti diamo una bella botta in testa, poi vogliamo vedere se non soffri… O NO?!? Ora ti diciamo una menzogna, poi vogliamo vedere come ti muoverai… O NO?!?

Vuoi sapere come far soffrire qualcuno? Convincilo di un punto di riferimento falso e costui senz’altro si perderà! Come molti hanno fatto con te! Quanti punti di riferimento, che credevi veri, hai dovuto contestare perché t’hanno distrutto! La cosa che più ti distrugge, ora, che tu lo sappia o no, è proprio questa vaga idea che nella vita è un po’ tutto relativo, vago, passabile, mutabile, al punto da non rappresentare più nulla di solido, di vero per te! Questa è una menzogna, fratello, te lo dimostra proprio il fatto che ti fa soffrire: ti angoscia, ti disperde, ti annulla, ti toglie entusiasmo, valore, solidità. E davanti a questa condizione tu, giustamente, cosa fai? Ti proietti nelle briciole, nei rimasugli della vita: essendo la vita una cosa impenetrabile, priva di verità, tu automaticamente ti lanci nell’intrattenimento! Chiaro! Finchè non hai certezze, finchè questo vale quello, almeno te ne vedrai bene, ti strapperai qualche sfizio! Ecco qua! All’arrembaggio col correre a sfrenarti, a incasinare te stesso e la gente, a creare scorciatoie a lavoro e a casa, a sconquassare il tuo sistema di cose! Ma sì! La vita è così, non sai domani che succederà, tanto vale far di testa tua: scienza e cultura d’avanguardia ti danno anche ragione! Un tradimento ogni tanto fa bene, restituisce il “frizzantino”… eh, lo dice la scienza antropologica: “l’uomo è animale”! Una stronzata ogni tanto ti completa: di mattina sei un professionista serio, di notte ti fai una bella pilloletta di acido, così sarai più interessante, più poliedrico! E una bella sfuriata in casa, ogni tanto, ti libera pure le tossine accumulate a lavoro… non importa se traumatizzerai tuo figlio! Ottimo!

Hai ragione, fratello, il problema non sei tu: è la cultura depressa del relativismo a dettarti queste idee da quattro soldi! Ti hanno posto un segnale sbagliato e tu hai sbagliato strada!

Ora devi stare attento, poiché i danni scaturiti da questo maledetto relativismo non si consumano solo nei pochi esempi suddetti, ma anche nei tuoi esempi personali! In ogni problema della tua vita davanti al quale tu pensi: “Vabbè, questo va per quello!”, c’è la macchia assassina del relativismo. E, se provi a rifletterci molto attentamente, non ricorderai un solo caso, da te affrontato “alla buona”, ad essersi risolto in bene. NON UNO! Chiaro: E’ UNA MENZOGNA!

E’ evidente che alle autorità, alle multinazionali, alle case editrici, ai mass media, conviene propagandarti questo stile, poiché speculano e fanno affaroni su ciò che ti mandano a fare: crearti problemi da risolvere spendendo, pagando, arricchendo tutti, dallo psicologo allo Jack Daniel’s, dai libri New Age alle case farmaceutiche! Far girare la moneta grazie alla depressione, porca miseria!

La verità sai qual è, fratello? Che non sei fatto per questa mentalità, perché non la sai vivere: sei troppo debole, troppo piccolo e insicuro! Questo stile ti logora dall’interno, proiettandoti in pensieri, contorsioni caratteriali, scelte, rabbie e stordimenti tamponativi che ti fanno troppo male. E tu, così aggrovigliato in ciò che non capisci di te stesso e degli altri, stai ancora a dire “Mi piace” o “Non mi piace”? Ancora continui così, malgrado ti stia decorando la tua tomba?

No, fratello! La vita non parla così e ora vediamo perché: trovami uno, uno solo di questi grandi pensatori relativisti, che educa i figli secondo la coerenza del suo pensiero! Trovami un relativista che dice al figlio: “L’LSD è buona o cattiva, dipende da come la giri o la rovesci!”. Trovami un relativista che insegna al figlio a fare quel che gli pare, “tanto va tutto bene!”. Non esiste! Lo dicono a te, ma non ai loro cari! Mica sono fessi! Sanno bene di dire un mucchio di stronzate per sola carriera, promuovendo università e case editrici! Assassini!

Ma neanche tu sei poi così stupido: sai toglierti il vizio di bere quando scopri di avere una cirrosi epatica! Sai dire a tuo figlio di non andare a ubriacarsi, quando vedi che non va una cicca a lavoro! Bene! Questo relativismo ti rende perfino ipocrita, perché in fondo sai bene trattarsi solo di una sciocchezza! Ma ormai ti è comoda una mentalità che giustifica quelle quattro scemenze che non sai più perderti! Ed ecco il risultato: una vita sterile, reclusa! Una vita non fatta per te!

Una vita in cui ognuno ha la sua verità, a ognuno “il proprio Dio” a modo suo! Tutto soggettivo! “Non credo in nessuna religione, ma vivo Dio nel cuore”; dei a misura tua!

Noi non vogliamo globalizzare la vita, né bocciare il bellissimo senso soggettivo delle cose: sei tu a bocciare gli aspetti obiettivi della vita! Sei tu a tornare indietro nel tempo, verso il tribalismo degli antichi clan, ognuno con i propri relativi dei, l’uno a combattere contro l’altro con la speranza che i propri dei portino fortuna.

Questo relativismo d’avanguardia è un gran passo indietro nella civiltà e ti blocca nella tua mediocrità, in quel che già sai di te. Esso non aggiungerà nulla alla tua vita!

Tu vorresti crescere, capire, innalzarti, ma non fai altro che tagliuzzarti una vita a misura di quel che già conosci e capisci, restando sempre dove sei!

E’ tempo che scendi dal tuo bel podietto di 20 cm, su cui ti appelli al grande te stesso! Scendi dal tuo podio di cartone, smetti di filosofare a vuoto e torna un po’ indietro, verso alcuni principi base che la tua coscienza, malgrado le tante scemenze che hai fatto, ancora conserva!

E’ dato obiettivo che la natura e la vita danno valore ad ogni cosa e ad ogni essere vivente “solo” in base al proprio contributo al mondo: la pioggia è fondamentale, necessaria ed insostituibile “solo” se vista nella sua funzione di pioggia, indispensabile ad altro da sé, cioè alla terra e agli esseri viventi. Nessuna pioggia avrà senso per se stessa! Non puoi relativizzare la pioggia! Il senso della vita di una gazzella è la conservazione numerica degli esseri viventi di cui si nutre e la sopravvivenza dei suoi predatori. Così si spiega la gazzella! Così si spiegano tutte le cose: viste dall’esterno, in comunione all’armonia del mondo, verso cui tende il loro prezioso contributo.

Così ti spieghi anche tu! Così hai senso tu: non per te stesso, ma per la realtà che ti circonda! Questo il vero metro di valore, in base al quale essere grande o piccolo! Soffrirai finchè non capirai questo, fratello: pensare a te stesso ti fa male, ti castra. Non sei fatto per questa direzione, è un segnale errato che questo mondo ti pone!

Le forme principali con cui ti sprechi, ti svaluti e rovini la tua vita sono due: fraintenderti e avere uno scopo sbagliato nella vita!

Queste due forme sono connesse ad una atroce realtà: non usare te stesso e ciò che ti circonda secondo il vostro vero scopo!

Il grande Umberto Eco, che ne ”Il nome della rosa” asserisce che la rosa è tale solo perché le diamo questo significato, non ha mai cambiato il senso di una rosa nella sua vita reale: non ha mai mangiato una rosa, mai sedutosi su una rosa, mai fatto l’amore con una rosa… e se mai ha donato una rosa a una donna ha fatto bene!

Usare male una lavatrice la romperà, far camminare un palazzo non ha senso. Usare te stesso, il tuo corpo, le tue doti, il tuo lavoro in una direzione per cui non sono fatti non funzionerà!

Ecco perché soffri! Ecco perché sei sempre risoluto a metà! Che senso hai tu? Che senso ha il tuo corpo, i tuoi studi, il tuo lavoro?

Questo mondo da una parte ti relativizza, ti dice che puoi usarti come vuoi perchè sei relativo; dall’altra, però, contraddicendosi, t’insegna ad usare il tuo corpo e la tua persona per uno scopo preciso: avere successo, affermarti, avere il possesso delle cose, essere desiderato, essere al centro della realtà. QUESTO E’ MENZOGNA! Tu non hai il tempo per tutto questo! Non hai la vita per tutto questo! Che questo sia solo menzogna si vede dal fatto che ti fa soffrire! Perché se questo fosse vero, a prezzo di un “qualcuno” ci vorrebbe una massa di “nessuno”, saremmo tutti sbagliati, tutti da cambiarci, da aggiustarci, da proiettarci affannosamente verso una rivalità che ci rovina. Di fatto accade proprio così! Una vita distrutta per questo successo stupido, vacuo, che, qualora tu davvero conquistassi, ti chiuderebbe nella gabbia della solitudine e della debolezza, dell’ingestibilità totale! Ne sono un magistrale esempio i tanti uomini di successo depressi, scontenti. Hanno violentato e camuffato il proprio corpo con lifting e compromessi, hanno rivaleggiato, sudato, chiuso rapporti sociali, tralasciato le proprie famiglie per una vita che non sanno gestire, di cui sono tristi martiri. Whithney Houston… un esempio attuale tra migliaia. Anche tu, nel tuo piccolo contesto, vivi così, nella la tua scalata personale, nel tuo progettino; magari stai vivendo nella frustrazione totale perché non sei riuscito a realizzarti… TU NON SEI FATTO PER TUTTA QUESTA TRISTEZZA! Alla radice di essa c’è IL TUO EGO, LA TUA CHIUSURA VERSO TE STESSO!

Sin dalla nascita, la vita parte da te stesso, dal tuo egocentrismo, per tagliarti progressivamente cordoni ombelicali a volontà, per aprirti sempre più agli altri e a un numero di altri sempre crescente. La vita funziona solo così, eppure tu non lo fai, perché ancora non capisci che l’uomo è un essere RELAZIONALE: IL MIO FINE SEI TU! IL TUO FINE SONO IO!

Tu sei nato per amare! La tua missione è darti a qualcuno! La tua vita è trascenderti, uscire dal guscio di te stesso, perderTI per trovarMI!

Questa la tua natura! Questo il tuo significato obiettivo e alto!

Così si spiega il tuo corpo! Così si spiega la tua vita! Così si spiega la tua sessualità! Così si spiegano le tue doti, i tuoi cinque sensi, le tue idee, i tuoi studi, il tuo lavoro, i tuoi affanni, le spossatezze che la vita ti da!

Sarai infelice finchè non capirai questo! Ma sarai felice se abbraccerai questa missione: tu hai ricevuto la vita per amare qualcuno, per dare felicità, PER SERVIRE!

Ecco un dato di fatto che l’attuale relativismo uccide: tu sei una Parola da dire al mondo! Come disse:“Sia luce!” e la luce fu, “Io Sono” ha detto “Te!”, perché il mondo è una domanda alla quale tu puoi rispondere e se non lo farai tu, nel tuo contesto, nessuno mai potrà farlo!

Tu sei una persona straordinaria, irripetibile, SE COMINCI A INTENDERTI COSI’: una Parola vivente, unica, di felicità per qualcun altro, DETTA DA DIO IN PERSONA! La vita ti ha fatto esistere perchè ha qualcosa di prezioso da dire agli altri tramite te, non per fermarti a te stesso!

Cos’è parlare se nessuno ti ascolta? Cos’è parlare per te stesso e da solo? I pazzi parlano da soli! Tu non parlare da solo! Parla a qualcuno! Dai la tua vita a qualcuno! PERDITI! E’ QUESTA LA FELICITA’!

Ognuno di noi ha un fuoco dentro sé! Tu conosci il tuo fuoco ardente. Smettila di infiammare le tue cosette avide ed eccentriche! Corri ad incendiare qualcuno, fratello caro, perché, in fondo al tuo cuore, sai bene di essere unico, sai bene che queste non sono sciocchezze!

Cristo abbracciò questa causa fino in fondo e la chiamò “gioia”! Questa la tua verità! Una verità che, nei prossimi documenti, cominceremo a conoscere meglio! Una verità che, se ancora tralascerai, resterai sempre nella tua precisa, attuale situazione, anche tra quarant’anni!

Bene! Il relativismo uccide e, ancora una volta, non uccidere e non morire vuol dire AMARE!

D’ora in poi un lavoro ti s’impone: comincia ad snobbare la gola egocentrica con cui il mondo ti bombarda! Comincia a troncare con le basse verità che t’hanno imposto, dalle quali pretenderesti “felicità”(?)!

Comincia a tagliare con i tuoi miraggi, con i tuoi traguardi ossessivi, con i dubbi su cosa scegliere per migliorarti, con le rivalità, con le tossine verso chi ti vince, con i tuoi programmi puntualmente sconquassati dal nuovo di ogni giorno, con i riscatti, con le giustizie rivendicate, con le ambizioni, con l’aspettarti qualcosa da qualcuno: questo è uccidersi, è UCCIDERE!

18° tappa: RELATIVISMO:L’ENNESIMA MENZOGNA!ultima modifica: 2012-04-10T05:29:00+02:00da meneziade
Reposta per primo quest’articolo