24° tappa: RUBARE UN SOGNO!

 

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Abbiamo considerato gli aspetti più essenziali della parola “Non Rubare”. Come al solito, si tratta di un messaggio che va ben oltre il suo significato letterale, nella misura in cui la mentalità del furto viene scovata in ampi aspetti della vita: relazionale, emotivo, sociale, ecc; nella misura in cui, infine, esso si scopre dipendere da una grave menzogna di fondo: l’ovvietà.

Aspetto non meno importante in cui ora urge scovare altri altarini alla base della nostra infelicità è quello professionale!

Il lavoro. Cosa SI VUOL FARE! Uno degli argomenti su cui più si fantastica, più si sogna e si spera e, spesso, l’aspetto della vita in cui si resta contenti a metà… anche quando raggiungi l’obiettivo ambito. Perchè?

Nel caso tu non realizzi il tuo sogno, beh, è evidente: la vita è cattiva con te, non ti asseconda, non premia le tue potenzialità, NON FA GIUSTIZIA; magari manda avanti gli incompetenti.

Nel caso tu possa realizzare il tuo sogno… beh, la questione si complica perchè, di frequente, il tuo iter non smette di chiedere sforzi, sforzi di conservazione o accrescimento del tuo valore, sforzi di riconferma quotidiana di te stesso. Darai certamente tanto per il tuo lavoro, forse tutto te stesso. Ti ci giocherai milleuno risorse, ogni priorità… al punto, forse, da rimandare in eterno esigenze della vita, tue e altrui, che ti sembreranno secondarie: famiglia, affetti, amici, riposi, gioie semplici…

No! Non per forza questo! Saprai conservare, più o meno, tali aspetti… ma magari la solita routine rimpiazzerà progressivamente la tua energia di partenza, il tuo “entusiasmo giovanile” (così si denominano, oggi, molti fuochi di paglia o progetti andati a male!): “Che vuoi che sia? La vita è così: bisogna aver pazienza, sacrificarsi, andare avanti, tirare a vivere!”. Macchè? Scherzi? TIRARE A VIVERE? Questa la tua saggezza? Questo il ricavato della tua esperienza? Ah davvero? E vediamo perchè fai così!

Innanzitutto cominciamo ad analizzare e rupilire i tuoi sogni nel cassetto dalle molte sozzure che li alimentano, così cominciamo a verificarne la vera plausibilità di fondo!

Chiediti, per cominciare, quanto di mescolato ai tuoi sogni c’è di arrivismo, d’ambizione a un alto porsi davanti a persone e società: quanta pura passione o quanta voglia di costruirsi un ruolo autorevole, insomma. Attento a non rispondere a noi, perché senz’altro ci dirai: “Macchè! A me non frega niente di arrivare: la mia VOCAZIONE ce l’ho nel sangue!”. Concentrati sul rispondere a te stesso, poiché nel caso ci sia dell’arrivismo nei tuoi sogni, caro amico, scusaci del termine, sei fottuto: benvenuto nel gareggiare, nell’ostentare, nel competere, nel sudarti il primato, nel litigare, nel bidonare, nel farti rosicchiare dall’invidia e da congratulazioni che saranno sempre poche, nello scontrarti con un mare di gente che fanno come te, restii a riconoscerti. Benvenuto nella magra consolazione di godere nel farli “schiattare”… benvenuto nell’antipatia che susciterai e proverai! Benvenuto nella mentalità da guerra! Benvenuto, infine, in quella angosciosa stanchezza, quel terribile senso dello svuotamento che proverai quando tutto ti sarà onorato e, stanco, solo, depresso, dopo pochi giorni di infuocato boom, non saprai che fartene!

Divertente, vero, l’esito di questa conmotivazione? O no? Ma andiamo avanti!

Chiediti, tanto per continuare, quanto di mescolato alle tue preventivazioni c’è di rovescio della medaglia: quanto, cioè, consideri gli sforzi e i tanti aspetti dolorosi che il tuo sogno esige. Senz’altro li consideri, non c’è dubbio… ma quanto? Consideri seriamente che, d’un tratto, questi aspetti dolorosi ti pioveranno addosso senza sosta? Che, di frequente, ti sembreranno i soli aspetti della tua carriera? Che corri il pericolo di trascorrere anni di soffocamento in funzione di una decina di brevi trofei?

Consideri la possibilità che la routine smorzerà progressivamente la valenza del tuo sogno?

Consideri, infine, la possibilità di una vita in cui, con poco sforzo, potrai godere di decine di trofei quotidiani veri?

Chiediti, infine, in che percentuale questo sogno nel cassetto veda solo te, come protagonista e usufruttuario, e non qualcun altro. Attenzione, non a chiacchiere: “Il mio sogno è far felice gli altri attraverso questa vocazione, SOLO attraverso di essa!”. Questa è una triste menzogna che ti racconti, poiché fai degli altri un alibi per affermare solo te! Già! Quando arriveranno i problemi, i rischi, i fallimenti, i declassamenti, gli inappagamenti, le noie, gli obblighi e tante fregature ancora… tutte queste cose ti faranno prontamente dimenticare gli “altri”! E’ proprio questo il punto! GLI  A L T R I ! Per costoro i tuoi problemi e le tue sconfitte potrebbero essere occasioni di eroismo! Per costoro le tue noie muterebbero in stimoli ancor più forti a darti! Per costoro tu avresti un senso, un valore, una missione, una dimensione talmente smisurati da trascendere questo senso di successo STUPIDO che sollazza i tuoi sogni!

Gli altri! Se davvero ponessi costoro al centro della tua vocazione… ora te la diciamo davvero grossa… neppure t’importerebbe più di tanto di cosa realizzare, conquistare, sognare, poiché il tuo vero sogno sarebbe far felice gli altri. Ah beh, perfino il lavacessi è un mestiere che fa felice gli altri! Altrochè! Ti pare poco? Perfino il cameriere rende felice l’umore di chi si sente servito con amore, piacere, gusto. L’operatore ecologico (tanti operatori ecologici confessano con vergogna la loro occupazione!) quanto felice rende il cittadino che passeggia in una strada pulita. E quanto, tutti costoro assieme, miseri, piccoli agli occhi del mondo, contribuiscono esorbitantemente alla tua felicità, quando vivi circondato da piccole realtà efficienti!

Tu sai che abbiamo ragione, queste non sono novità per te… ma come mai nei tuoi sogni nel cassetto proprio non c’è il lavacessi, il cameriere, l’operatore ecologico? Forse perché, malgrado la tua intelligenza, ormai credi al messaggio sballati di questa società assassina e delinquente, per la quale questi sono mestieri riservati a gente che non ha tanto diritto all’opinionismo? Sì, fratello! Tu credi a questo messaggio sballato! Costui ti consiglia cosa fare da grande! Costui ti fa odiare ciò che stai facendo! Questa menzogna fa sperare i tuoi genitori che tu faccia un mestiere alto e BEN PAGATO! Ma quanti ben pagati si tolgono la vita, o semplicemente vanno in depressione… PERCHE’ QUESTA MENZOGNA NON LI HA REALIZZATI NEANCHE UN PO’ NEL CUORE, NEL BISOGNO INNATO CHE OGNI UOMO HA DI SERVIRE QUALCUNO!

Tu neanche sai di avere nel cuore questa esigenza connaturata alla tua razza: SERVIRE! Tu fraintendi questa vocazione con l’arrivismo… ed ecco qua! Stai male! Soffri! Credi di dover valere qualcosa per essere! Credi di doverti quantificare per godere la vita! Bel bugiardo che sei divenuto, credendo a questa perfida menzogna che ti scanna dall’interno!

Ladro! Ladri tutti noi! Già! Voler affannosamente rubarsi una posizione che la vita non prevede per te è null’altro che RUBARE! Pretendere di conquistare realtà altrui è RUBARE! Sognare senza entrare nelle vere esigenze d’una vita che sta fuori di te è RUBARE! Rubare un posto che non t’appartiene, un sogno che non t’appartiene, un progetto che non t’appartiene!

E sai che farai, alla fine, pur di riuscirci? T’affannerai di lavoro, ruberai tempo a tutta forza, t’incasinerai ogni giorno e tornerai a letto ogni notte… vuoto, come se non avessi fatto nulla (Non dirmi di non conoscere questa sensazione atroce!) ed è chiaro, va da sé: non stai facendo quello che devi fare, non stai obbedendo al tuo progetto perché ne vuoi un altro, non stai entrando nella vita vera, non stai carpendo un accidente nella tua missione. Certo, farai cose belle, grandi, ma non te ne resterà granchè PERCHE’ NON CORRISPONDONO AL PIANO CHE DIO HA PER TE!

Bene, fratello, cosa vuoi fare ora? Perpetuare questo scempio al mondo e a te stesso? Ma certo! Tu continuerai ancora a seguire questa marea di menzogne, perché slacciarti da esse vorrà dire rischiare di non essere primo nella tua corsa al confronto, nell’altrui opinione di te… e che senso ha la vita se non conti granchè agli occhi degli altri? O no?

No! La vita non è qui! La felicità non è qui! La felicità è ENTRARE NELLA TUA VITA, quella che Dio ha previsto per te! Non ce ne sono altre! E’ ridicolo supporre di calcolarsi la vita MEGLIO DI DIO! E’ da pagliacci! Sei un donchisciottesco! Ammettilo!

Ordine! Questo ti chiediamo: ordine! Ciò che ti massacra di richieste, di sforzi e di ottemperanze NON E’ LA VOLONTA’ DI DIO, MA LA TUA, QUELLA CHE TI SNERVA!

Poche cose ti sono chieste, poche cose son quelle che ti fanno felice davvero, quelle che ti fanno andare a letto sazio, pieno, realizzato e non stanco. Quali? Beh… non siamo noi a dirtelo: è Dio! Dio ti dice cosa ti è consono, cosa ti si addice in una vita vincente, entusiasmante e, allo stesso tempo, serena, piena, grandiosa.

Certo, un consiglio possiamo ben dartelo: la NECESSITA’! Ciò che intorno a te vedi NECESSARIO, lì è Dio, lì è la tua missione, lì è la tua vera vocazione, lì si attende famelicamente la tua presenza… e quanto felice ti farà capirlo e farlo! Quanto felice sarai, dopo esserti slacciato, con un po’ di fatica, da tutte queste menzogne di cui sei imbevuto e che vorrebbero consigliarti la via della felicità!

Non fare questo e potrai tranquillamente considerarti un LADRO! E il danno dei ladri, che ricade su se stessi, è la tristezza.

Qui ci addentriamo in una parola ancor più rivelante, quella parola che potrà farti capire quanto, stranamente, la mentalità del ladro e quella dell’adultero siano, in realtà, LA STESSA!

Ci vediamo al prossimo documento! Buona riflessione!

 

24° tappa: RUBARE UN SOGNO!ultima modifica: 2012-12-02T15:52:23+01:00da meneziade
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